Iraq: il card. Sako ai musulmani per la festa di Eid al Fitr
Davanti alle sofferenze attraversate dal popolo iracheno negli ultimi anni - stragi, distruzioni e l’esodo forzato di buona parte della popolazione dell’Iraq settentrionale -, il patriarca caldeo ripropone come unica opzione ragionevole per il futuro la possibilità di vivere nella pace la "Fraternità umana", che riconosce pari dignità, uguali diritti e uguali doveri. La nazione irachena – sottolinea il Patriarca - è “patrimonio condiviso” dai cittadini appartenenti a ogni gruppo sociale e religioso. E ora più che mai la responsabilità di garantire e favorire la convivenza tra i diversi gruppi deve ispirare la dirigenza e le istituzioni.
Il ritorno dei profughi in patria
“Sono guidato a condividere con voi questi pensieri e desideri” scrive tra l’altro il Patriarca nel suo messaggio ai musulmani “poiché confido che ognuno di noi sia in grado di riconoscere che una tale riforma deve venire dall’interno e non va affidata a altri agenti che operano dall’esterno, tenendo presente che gli iracheni non hanno più la forza di sopportare altre guerre”. Alla fine del messaggio, il Cardinale Sako prega che Dio possa benedire gli iracheni con la pace, la stabilità e il felice ritorno di molti profughi alle proprie case. (Agenzia Fides)
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui