Santi Pietro e Paolo: a Roma la delegazione del Patriarcato ecumenico
Federico Piana- Città del Vaticano
Un passo ulteriore verso l’unità. La presenza a Roma, da oggi e fino al 29 giugno, della delegazione del Patriarcato ecumenico per le celebrazioni dei Santi Patroni Pietro e Paolo, guidata dall’arcivescovo Job di Telmissos, rappresentante presso il Consiglio Ecumenico delle Chiese, avrà sicuramente questo effetto. L’evento rientra nel consueto scambio di delegazioni con la Chiesa Cattolica, che sarà presente ad Istanbul, in Turchia, il prossimo 30 novembre, per festeggiare Sant’Andrea apostolo, fondatore del Patriarcato ecumenico.
Relazioni intense
La delegazione in visita a Roma, domani sarà ricevuta da Papa Francesco e successivamente avrà delle conversazioni con alcuni rappresentanti del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. “Questo scambio – assicura mons. Andrea Palmieri, sotto-segretario al Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani – è il risultato di una crescente fraternità tra la Chiesa di Roma e la Chiesa di Costantinopoli. Dallo storico incontro del 1964 tra Paolo VI e il Patriarca Atenagora, a Gerusalemme, si sono sviluppate delle relazioni intense. E ancora oggi si prosegue su quella strada, più motivati che mai”.
Comunione reale
La partecipazione alla festa dei rispettivi Santi Patroni è già indice di comunione. “Certamente, è reale anche se ancora parziale” precisa mons. Palmieri. “Gioiamo della gioia dei nostri fratelli, condividiamo la stessa tradizione apostolica. Con queste visite, che non sono puramente formali, si ha la possibilità di discutere questioni di reciproco interesse”. Insomma, la strada per l’unità passa anche da qui.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui