Pakistan: incontro vescovi-premier su tutela delle minoranze
"Il nostro incontro con il Primo Ministro Imran Khan è durato per circa 30 minuti, durante i quali abbiamo parlato con lui delle questioni e delle preoccupazioni dei cristiani in Pakistan. Inoltre, a nome della Conferenza episcopale e delle sette diocesi cattoliche (Karachi, Hyderabad, Multan, Faisalabad, Lahore, Islamabad-Rawalpindi e Quetta), abbiamo offerto un contributo per la costruzione dei principali bacini idrici in Pakistan". Lo racconta al'Agenzia Fides il vescovo Benny Mario Travas, alla guida della diocesi di Multan, e segretario generale della Conferenza episcopale del Pakistan, dopo che i vescovi cattolici hanno incontrato il Primo Ministro Imran Khan nel suo ufficio a Islamabad.
L’apprezzamento del governo per l’operato della Chiesa
L'incontro, avvenuto ieri 4 luglio, è stato organizzato grazie all'interessamento di Jamshed Thomas, membro cristiano del Parlamento federale. Erano presenti anche l'arcivescovo di Lahore, Sebastian Francis Shaw, e mons. Indrias Rehmat, vescovo eletto di Faisalabad. Il premier Khan ha accolto con favore la delegazione e ha espresso apprezzamento per le buone opere della Chiesa nello sviluppo del Pakistan. Il primo ministro, inoltre, ha ribadito l'impegno del governo a compiere ogni sforzo possibile per affrontare le sfide che vivono le comunità delle fedi minoritarie nel Paese.
Il contributo della Chiesa per la costruzione di 2 bacini idrici
Dal suo canto, l'arcivescovo Joseph Arshad, presidente della Conferenza episcopale, ha consegnato al Primo Ministro un assegno di 5.650.000 rupie pakistane (circa 32.470 euro) come fondi da utilizzare per i bacini idrici di Diamer-Bhasha e Mahmand. I vescovi avevano infatti deciso a novembre 2018 di raccogliere fondi per sostenere l'iniziativa lanciata dall'allora presidente della Corte Suprema del Pakistan, Mian Saqib Nisar, che aveva istituito un fondo specifico destinato alle due dighe di Diamer-Basha e Mahmand. L'iniziativa era stata sostenuta da Imran Khan il quale, una volta diventato premier, ha proseguito nell'impegno per la costruzione di questi due grandi bacini idrici.
La generosità dei fedeli
Il vescovo Samson Shukardin OFM, che guida la comunità della diocesi di Hyderabad, dichiara all'Agenzia Fides: "Come vescovi di tutte le diocesi del Pakistan, abbiamo scritto lettere ai fedeli chiedendo di raccogliere fondi per aiutare il governo del Pakistan in questa iniziativa di costruzione di riserve idriche. Abbiamo offerto quanto viene dalle generosità dei fedeli". Mons. Shukardin aggiunge: "Vediamo ogni anno aumentare gli effetti del cambiamento climatico e del forte calore durante l'estate. Soffriamo di carenza d'acqua e di altre crisi collegate. Noi vescovi abbiamo sentito il bisogno di sostenere questa causa e abbiamo preso l'iniziativa per incoraggiare i nostri sacerdoti e fedeli a contribuire generosamente".
La lotta al riscaldamento globale
Il presule spiega: "La Chiesa è già al servizio del Paese fornendo istruzione e assistenza sanitaria di qualità attraverso college, istituti scolastici, ospedali, opere sociali. Negli ultimi anni stiamo contribuendo anche per la tutela dell'ambiente, per combattere il riscaldamento globale, per far crescere la consapevolezza nel nostro popolo di usare responsabilmente l'acqua e di risparmiarla". "Ogni diocesi - conclude - lavora per proteggere l'ambiente, in collaborazione con gli uffici governativi nei rispettivi territori. In tutto il Pakistan, attraverso la Caritas nazionale, abbiamo contribuito a piantare oltre 10 milioni di alberi". (Agenzia Fides)
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui