Taizè, quinto giorno di formazione per i frati “under ten”
Eugenio Serra – Città del Vaticano
I frati, che vivono i primi anni dopo la professione solenne, “sono venuti qui per celebrare un momento di pausa nella loro vita e per riflettere insieme”: lo ha dichiarato a Vatican News, Michael Perry, ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori.
Vedere, giudicare, agire
Le giornate si articolano in tre momenti strutturati secondo il modello: “vedere”, “giudicare” e “agire”. “Vedere” i segni di dialogo nella propria storia, nel proprio paese e nella propria realtà. “Giudicare” quanto è stato visto nella prima fase del lavoro, approfondendo i fondamenti di una riflessione cristiana e francescana sul dialogo. Infine, “agire”: operare scelte concrete adatte a ciascuna realtà.
Frati in dialogo
Il tema dell’incontro è stato scelto da Michael Perry, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori. “Siamo venuti qui - afferma nell'intervista - per ascoltare e condividere le nostre esperienze di Cristo. Abbiamo parlato anche delle difficoltà che stiamo sperimentando a livello personale e a livello di fraternità. Difficoltà del servizio nel mondo di oggi. Stiamo vivendo un momento di fraternità e di dialogo che rappresenta una possibilità di aprirci l’uno all’altro, di coltivare le nostre spiritualità per accompagnare il mondo di oggi”.
La scelta di Taizé
Taizé è stato indicato da fratel Michael come luogo del Capitolo per il suo forte valore simbolico, come “luogo che da decenni vive ed incarna il dialogo ecumenico e di riconciliazione tra i popoli”. Nel piccolo comune francese, vive dal 1940 la comunità cristiana monastica, ecumenica ed internazionale, fondata da frère Roger Schutz.
Taizé e i giovani
Da 70 anni a questa parte, Taizé, in Borgogna, continua ad attirare migliaia di giovani dai 5 continenti, che raggiungono la comunità per pregare, incontrarsi e riflettere insieme sull’annuncio di speranza del Vangelo nel mondo di oggi.
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