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Al via in Uganda il Giubileo d'oro del SECAM

A tre settimane dalle celebrazioni della Giornata dei Martiri dell'Uganda, la Chiesa cattolica è pronta ad accogliere la 18.ma Assemblea Plenaria e le celebrazioni del Giubileo d'oro del SECAM, il Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Con una Celebrazione eucaristica nella Cattedrale ugandese di Lubaga a Kampala, si apre questa mattina il Giubileo d'oro del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM). L'evento si inserisce all'interno della XVIII Plenaria del coordinamento ecclesiale continentale, il più grande della Chiesa Cattolica. "Chiesa-Famiglia di Dio in Africa, celebra il tuo Giubileo! Proclamate Gesù Cristo vostro Salvatore" è il tema su cui per nove giorni si confronteranno le 40 delegazioni, in rappresentanza delle 40 Conferenze episcopali che compongono il SECAM. L'apertura dei lavori della XVIII Assemblea plenaria è prevista sempre oggi ma nel primo pomeriggio. La celebrazione conclusiva, invece, si svolgerà domenica 28 luglio nel Santuario cattolico di Namugongo. Tra i presenti, anche due padri fondatori del Simposio. Si tratta dell'arcivescovo emerito James Odongo di Tororo e del vescovo emerito Albert Edward Baharagate della diocesi di Hoima. Quest'ultimo è stato consacrato vescovo insieme ad altri 11 religiosi, da Papa Paolo VI durante la sua visita apostolica in Africa nell'agosto del 1969.

Il Giubileo d'Oro

Bisogna andara indietro di mezzo secolo per comprendere l'importanza di questo Giubileo profondamente legato alla figura di Papa Paolo VI, il primo Pontefice a recarsi in Africa (31 luglio - 2 agosto 1969).

“La Chiesa Africana ha davanti a sé un compito originale ed immenso: essa deve rivolgersi come una «madre e maestra» a tutti i figli di questa terra del sole; essa deve offrire loro un’interpretazione tradizionale e moderna della vita; essa deve educare il popolo alle forme nuove dell’organizzazione civile, purificando e conservando quelle sapienti della famiglia e della comunità (Paolo VI )”

Come si legge nel sito ufficiale dell' Associazione dei membri delle Conferenze episcopali dell'Africa orientale (AMECEA), "l'obiettivo del Giubileo è di ringraziare Dio per le sue meraviglie e le sue meravigliose opere, dono del Battesimo e della Chiesa, per riflettere sui progressi compiuti finora, con l'obiettivo di approfondire le radici in Cristo". 

Il SECAM

La storia ci porta al Concilio Vaticano II (1962-1965), periodo durante il quale i vescovi africani decidono di realizzare una struttura continentale capace di unire la Chiesa in Africa, promuovendo la collaborazione nel ministero pastorale a fronte delle tante diversità - etniche, culturali e di lingua - presenti nel Continente. L'idea viene approvata nel 1968, a Concilio finito, e Papa Paolo VI decide di recarsi in Africa per l'inaugurazione del Sympoisum e, come pellegrino, al Santuario di Namugongo dedicato ai Martiri dell'Uganda che egli stesso aveva beatificato quattro anni prima.

“Sono venuto per rendere onore ai vostri martiri. Qui sorge un Santuario a gloria del Signore in loro memoria; e io ho voluto venire da Roma per benedire l’altare di questo Santuario. La mia intenzione è di venerare, con questo atto, anche tutti gli altri cristiani che hanno dato la loro vita per la fede cattolica in Africa, qui e dappertutto (Paolo VI)”

 

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21 luglio 2019, 08:00