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Tempo del Creato: Kek e Ccee chiamano alla preghiera e all’impegno

Messaggi del rev. Christian Krieger e del card. Angelo Bagnasco per i cristiani d’Europa: un invito a osservare il Tempo del Creato e a prepararsi alla preghiera ecumenica di Assisi, diventando “consapevoli” delle responsabilità verso gli esseri umani e il Creato e rispettando la vita dal concepimento alla morte naturale

Per osservare il Tempo del Creato, dal 1° settembre in cui ricorre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, e alla vigilia della preghiera ecumenica per il creato di Assisi intitolata “Camminando insieme verso la Cop24”, il 31 agosto e il 1° settembre 2019, la Conferenza delle Chiese europee (Kek) e il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) chiedono ai cristiani e alle loro comunità di pregare e di prendersi cura dell’ambiente. Resi noti i messaggi del presidente della Kek, il rev. Christian Krieger, pastore della Chiesa protestante riformata di Alsazia e Lorena, e del presidente del Ccee, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova.

Kek: Dio come Creatore

“Mentre le crisi ambientali si acuiscono e appaiono progressivamente le loro conseguenze per i più vulnerabili”, scrive il rev. Krieger, i cristiani sono chiamati a testimoniare “in parole, in azione e in preghiera” la loro fede nel Dio Creatore. Il Tempo del Creato è per la famiglia cristiana, al di là di ogni denominazione, una “opportunità per celebrare insieme Dio come Creatore, per esprimere la nostra gratitudine comune per il dono di tutta la vita, per portare a Dio il nostro rammarico per l’abuso del nostro ambiente e delle risorse naturali, per diventare consapevoli della nostra responsabilità verso tutti gli esseri umani e verso il Creato, e impegnarci ad agire”. L’invito del presidente della Kek è ad “approfondire la nostra relazione con Dio” attraverso “la nostra relazione gli uni con gli altri e con tutta la creazione”.

Ccee: dignità umana

Il cardinale Bagnasco spiega come l’ecologia ambientale richieda “una ecologia integrale, vale a dire anche di una ecologia umana, il rispetto della dignità di ogni persona umana, della vita e con tutto ciò che consegue”: la vita “fin dall’inizio del concepimento e fino alla morte naturale - precisa - fanno parte appunto di questo impegno di ecologia integrale”. Tutti i cristiani, evidenzia il presidente della Ccee, “si ritrovano nella luce della stessa fede e della stessa responsabilità”. Con tutte le persone “di buona volontà” l’auspicio è di “parlare e guardare con amore e curare la persona umana, i popoli, le nazioni dentro ad un contesto universale, ecologico adeguato”, che è “parte della responsabilità universale di tutta l’umanità”.

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02 agosto 2019, 09:06