Cordoglio del Papa per il cardinale Pimiento: 'pastore centenario' della Chiesa
Cecilia Seppia, Adriana Masotti - Città del Vaticano
“Nel ricordare questo pastore centenario che ha dato la sua vita a Dio e alla Chiesa, lavorando coraggiosamente per la pace e il bene comune, offro suffragi per il suo riposo eterno, affinché il Signore Gesù gli conceda l’ingresso nella dimora eterna”. Sono le parole che Papa Francesco affida ad un telegramma per commemorare il cardinale José de Jesús Pimiento Rodríguez, arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Manizales in Colombia, morto sabato scorso. Il Pontefice prega anche ed esprime il suo rammarico ai parenti, agli amici del porporato e a tutti coloro che fanno parte della diocesi colombiana.
Il dolore dei vescovi
Ieri, appresa la notizia i vescovi del Paese, hanno espresso il loro dolore ma anche ringraziato Dio per il dono di questa lunga vita spesa nella testimonianza vocazionale, ricordando come il cardinale Pimiento Rodríguez si sia sempre distinto per il suo contributo alla pace in Colombia, “attraverso il suo pensiero e i suoi studi e con azioni orientate alla sensibilizzazione al benessere comune e allo sviluppo”.
Una vocazione precoce
Il cardinale José de Jesús Pimiento Rodriguez era nato il 18 febbraio 1919 a Zapatoca, Colombia, e a 22 anni era già sacerdote. Ordinato vescovo a 36 anni, il 28 agosto 1955, venne creato cardinale da Papa Francesco il 14 febbraio 2015. Il suo motto era: “Vivere Christus Est” (Filippesi 1,21). Con i suoi 100 anni era il porporato più anziano al mondo. Durante la formazione, Pimiento studia filosofia e teologia dell'arte. Molti gli incarichi a cui è chiamato a livello prima parrocchiale e poi diocesano. Nel 1964 partecipa a quattro sessioni del Concilio Vaticano II come padre conciliare. Scelto come delegato partecipa alla II e III Conferenza Generale dell'Episcopato latinoamericano tenute rispettivamente a Medellín (Colombia, 1968) e a Puebla (Messico, 1979). e ancora alla quarta Conferenza tenutasi a Santo Domingo (Repubblica Dominicana, 1992).
L'attenzione al rinnovamento conciliare
Nel 1972 monsignor Pimiento è eletto presidente della Conferenza Episcopale della Colombia, CEC, carica che mantiene per due periodi consecutivi fino al 1978. Partecipa a vari Sinodi dei vescovi a Roma come delegato della CEC. E' consigliere del Nunzio apostolico in Colombia nel dialogo con i rappresentanti del governo per la revisione e l'aggiornamento del Concordato del 1887. Il 22 maggio 1975, Paolo VI lo trasferisce nell'arcidiocesi di Manizales, dove esercita il suo ministero pastorale per 21 anni. Durante questo periodo si dedica all'applicazione dei decreti del Concilio Vaticano II, con particolare attenzione alla cura pastorale della famiglia, dei giovani e della società, senza trascurare l'istruzione e il mondo accademico. Da sottolineare la solidarietà concreta alle vittime dell'eruzione del vulcano Nevado del Ruiz nel novembre 1985. Nel 1996 Papa Giovanni Paolo II accetta le sue dimissioni da arcivescovo di Manizales per raggiunti limiti di età.
Il titolo di cardinale
Quando all'Angelus di domenica 4 gennaio 2015, Papa Francesco annuncia la celebrazione di un Concistoro per la creazione di 20 nuovi cardinali, che si è svolta il successivo 14 febbraio nella Basilica di San Pietro, cinque di loro sono cardinali non elettori per il superamento degli 80 anni di età, e tra essi c’è il nome di monsignor Pimiento, che allora di anni ne aveva 95. Non avendo potuto partecipare alla cerimonia a Roma, monsignor Pimiento riceve il 28 febbraio 2015, dalle mani del cardinale arcivescovo di Bogotá Rubén Salazar Gómez, l’anello cardinalizio e la pergamena con il titolo concesso dal Papa, in una cerimonia presieduta dal primate e dal nunzio apostolico in Colombia, monsignor Ettore Balestrero.
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