Albania: la gratitudine dell’arcivescovo di Tirana per le parole del Papa
Elvira Ragosta – Città del Vaticano
Si continua a scavare nelle macerie a Durazzo e nel paese di Thumane, dove si sono registrati i maggiori crolli del sisma di magnitudo 6.4 che ha colpito ieri il Paese. Diverse persone mancano ancora all’appello, mentre il numero di vittime è salito a 27. Secondo il ministero della Sanità, degli oltre 650 feriti, 62 sono ancora ricoverati presso le strutture ospedaliere. Il governo albanese ha proclamato lo Stato di emergenza. Il premier Edi Rama ha spiegato che il provvedimento durerà per un periodo di 30 giorni.
La testimonianza dell’arcivescovo di Tirana
La vicinanza espressa da Papa Francesco alla popolazione albanese, sia con le parole rivolte oggi all’udienza generale, sia con il telegramma di ieri, a firma del segretario di Stato, il cardinale Parolin, è stata molto apprezzata in Albania. “Le parole di Papa Francesco- dice l’arcivescovo di Tirana, monsignor George Anthony Frendo, raggiunto telefonicamente a Tirana – sono state accolte con molto entusiasmo e sono state subito pubblicate dai mezzi di comunicazione. Si è sottolineato che il Papa ha mostrato il suo amore particolare per questo Paese”. Monsignor Frendo, che ha visitato le due tendopoli allestite a Durazzo e Thumane, racconta dell’impegno della Chiesa, tramite Caritas, a sostegno della popolazione colpita dal sisma e ricorda che domani ci sarà un incontro con i sacerdoti e le religiose albanesi per pianificare ulteriori aiuti.
L’aiuto delle Caritas
I soccorsi, coordinati dal ministero dell’Interno vedono sul campo la protezione civile, le forze di polizia e l’esercito. Nelle tendopoli allestite nelle due zone colpite ci sono i team di Caritas Albania, che operano anche grazie agli aiuti delle Caritas di altri paesi. “Nei campi di Durazzo e Thumane si distribuiscono cibo pronto e acqua – racconta Ettore Fusaro di Caritas dall’Albania-. Sono circa 1500 le persone accolte nelle tendopoli, altre famiglie sono state accolte dagli istituti della Chiesa cattolica a Tirana e Durazzo”
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