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Santa Casa di Loreto - Monsignore Fabio Dal Cin Santa Casa di Loreto - Monsignore Fabio Dal Cin

Giubileo Lauretano:un invito a vivere la santità nel quotidiano

Nella solennità di Tutti i Santi, la città di Loreto è in festa per la Solenne Indizione del Giubileo Lauretano “Maria Regina et Janua Coeli”. Nella Basilica della Santa Casa la Celebrazione Eucaristica è presieduta da monsignore Krzysztof Nykiel. Reggente delle Penitenzieria Apostolica. Al termine, dal Sagrato, la proclamazione del Decreto e la recita dell'Angelus. Il cammino di fede compiuto finora nelle parole del Delegato Pontificio per il Santuario lauretano monsignor Fabio Dal Cin

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

"Un giorno di grazia". Loreto e il suo Santuario, custode prezioso della Santa Casa, vive così la grande gioia dell'indizione oggi, del Giubileo Lauretano che il prossimo 8 dicembre inizierà - fino al 10 dicembre del 2020 - con l’apertura della Porta Santa a 100 anni dalla proclamazione della Vergine Lauretana patrona degli aeronauti. Ed è felice la coincidenza con la festa di Ognissanti: l’arcivescovo Delegato pontificio di Loreto, monsignore Fabio Dal Cin, lo sottolinea. "E' qui il significato, afferma: il volo degli arei che la preghiera per il Giubileo cita, è metafora della vita cristiana. Siamo chiamati a volare in alto, siamo chiamati alla santità, alla pienezza di vita e di felicità che è la santità offerta dal Signore".

“[ O Dio, la tua gloria è più alta dei cieli; fa’ che nel sollevarci in volo si elevi in alto anche il nostro spirito e donaci le ali della fede, della speranza e della carità. Il volo degli aerei sia un arcobaleno che unisce gli uomini e le donne di ogni continente in un abbraccio fraterno di amicizia, di solidarietà e di pace. -  Preghiera per il Giubileo]”

Un cammino iniziato con il Papa

Il programma della Giornata odierna prevede la solenne celebrazione eucaristica presieduta da monsignore Krzysztof Nykiel, Reggente delle Penitenzieria Apostolica in Basilica e quindi al termine, sul Sagrato la proclamazione del Decreto alla popolazione. Lungo il cammino di preparazione percorso - spiega ancora il Delegato pontificio - col sostegno della preghiera che il Papa ha donato per questo Giubileo e forti della strada tracciata dal Pontefice stesso in occasione della visita a Loreto nel marzo scorso, in cui ha voluto non solo firmare l’Esortazione apostolica post-sinodale in forma di Lettera ai Giovani, ma anche ribadire quanto è poi diventata la priorità della pastorale del Santuario e del Giubileo stesso: l'evangelizzazione in tre direzioni famiglie, giovani e malati.

Particolare della Santa Casa
Particolare della Santa Casa

Una Casa per tutti

Alla gioia del Giubileo si unisce, nelle parole dell'arcivescovo, 

anche la "bella sorpresa" del Decreto della Congregazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti che ha iscritto la celebrazione della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario Romano generale che dà valore ancora una volta "universale" alla Santa Casa. Sarà dunque un Giubileo per tutti, per tutti i pellegrini che vorranno varcare la soglia della Casa in cui Maria ha cresciuto Gesù nella semplicità del quotidiano di madre, moglie e donna. E così - dice monsignor Dal Cin si è fatta sanbta, divenendo modello per tutti noi:

Ascolta l'intervista a monsignore Fabio Dal Cin

R.- Stiamo vivendo questo giorno come il giorno in cui ufficialmente ci viene consegnato il dono del Giubileo che si aprirà il prossimo 8 dicembre tramite il decreto della penitenzieria apostolica ma la sorpresa è stata ricevere il Decreto della Congregazione per il culto divino, la Disciplina dei sacramenti sull’inserimento della memoria facoltativa della Beata Vergine di Loreto nel calendario romano generale. Questa è una grande sorpresa perché dice ancora una volta l’universalità di questo santuario, di questo santuario che ha all’origine la reliquia, l’icona della Santa Casa. Questo santuario ha una sua forza spirituale e antropologica che esprime universalità, per cui la casa è proprio un elemento che ciascuno si porta dentro, come radice della propria identità e anche come desiderio di poter condividere l’esperienza di lavorare insieme per essere Chiesa. La Casa di Dio a servizio anche della grande casa del mondo nella quale tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo.

Vogliamo  ricordare la grazia di questo Giubileo in favore di chi potrà andare?

R.- Il Giubileo nasce in occasione del centenario della Madonna di Loreto, dichiarata patrona dell’Aeronautica che sarà il prossimo 24 marzo ma il Giubileo è per tutti non è solo per i viaggiatori d’aereo, è per tutti i fedeli che desiderano giungere in pellegrinaggio al santuario della Santa Casa da ogni parte del mondo. Ed è proprio il volo degli aerei che ci ispira il significato e il valore, come metafora della vita di ogni uomo e di ogni cristiano: siamo chiamati a volare in alto, siamo chiamati alla santità. Il senso di questo Giubileo trova anche, nella felice circostanza della coincidenza tra l’indizione del Giubileo e il Giubileo stesso nella Festa dei Santi, il significato che è una santità per tutti. Tutti siamo chiamati a questa pienezza di vita e di felicità che è la santità offerta dal Signore.

Nella preghiera per il Giubileo proprio l’incipit è una richiesta a Dio di sollevarci in volo: “Donaci le ali della fede, della speranza e della carità”...

R. - E’ la preghiera che il Santo Padre ci ha regalato perché il nostro sollevarci in volo sia anche sollevare il nostro spirito. E la Santa Casa ci ricorda proprio questo, che la vita di Maria tra quelle mura è stata una vita ordinaria, feriale però vissuta con tanto amore, con tanta fede e con tanta dedizione. Ha amato suo marito e ha amato suo Figlio anche nella missione che il Padre gli aveva affidato, condividendola in modo unico e speciale ed è diventata santa così, amando suo marito e amando suo Figlio. Questa è una santità quasi casalinga, possibile a tutti. Mi viene in mente l’esempio che portava Papa Luciani, quando una donna gli chiese a quale Madonna lui fosse devoto e lui rispose: 'Io sono devoto della Madonna ma se proprio vuole sapere quale titolo, sono devoto alla Madonna delle pentole, delle scodelle, delle relazioni concrete, delle faccende di casa'... Questa Madonna che è vicina alla vita di ogni persona e che non ha titoli grandiosi se non il titolo di amare e di servire lì dove il Signore l’ha chiamata a vivere la propria missione.

“Per la materna intercessione della Beata Vergine di Loreto, proteggi tutti coloro che la invocano come Celeste Patrona, perché concludano felicemente il loro viaggio fra i paesi e i popoli del mondo. A te, Padre, che con il Figlio tuo regni glorioso nell’unità dello Spirito Santo, la lode e la gloria per l’eternità. Amen! Maria, Regina e Porta del cielo, prega per noi! - Preghiera del Giubileo”

Per lei personalmente l’indizione di questo Giubileo che cosa rappresenta?

R. - Un momento di grazia perché questo Giubileo è venuto dopo la visita del Santo Padre, il 25 marzo. Il Santo Padre in quella circostanza ha messo in luce ulteriormente il carattere universale del Santuario firmando una lettera sui giovani, la “Christus vivit” e poi ha messo in luce le priorità della pastorale del Santuario, delle opere di evangelizzazione del Santuario, che sono le famiglie, i giovani e i malati. In questo senso il Giubileo diventa quasi la prova concreta di come dovremmo operare non solo nel Giubileo ma anche in futuro perché queste tre priorità siano davvero i riferimenti dell’impegno del Santuario.

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01 novembre 2019, 08:30