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Il cardinale Wyszyński in udienza da Giovanni Paolo II dopo la sua elezione Il cardinale Wyszyński in udienza da Giovanni Paolo II dopo la sua elezione 

Polonia: Plenaria dei vescovi su Papa Wojtyla e Wyszyński

I vescovi si sono soffermati sulla possibilità di proclamare Giovanni Paolo II, dottore della Chiesa e compatrono d’Europa. I preparativi per la beatificazione del cardinale Stefan Wyszyński nel 2020

Isabella Piro - Città del Vaticano

San Giovanni Paolo II e il futuro Beato Cardinale Stefan Wyszyński: sono stati questi i due assi cartesiani intorno ai quale è ruotata la 385.ma Assemblea Plenaria della Conferenza episcopale polacca, svoltasi a Jasna Góra il 18 e il 21 novembre, sotto la guida dell’arcivescovo presidente Stanisław Gądecki.

Riconoscere Giovanni Paolo II dottore della Chiesa e compatrono d’Europa

In particolare – si legge nel comunicato diffuso al termine dei lavori – i presuli polacchi si sono soffermati sulla possibilità di proclamare il Pontefice loro connazionale, Giovanni Paolo II, dottore della Chiesa e compatrono d’Europa. “Il riconoscimento del titolo di dottore della Chiesa – affermano i vescovi - è un’indicazione di un carisma specifico che lo Spirito Santo ha concesso, per il bene della Chiesa intera, a una data persona”. In tal modo, essa finisce per distinguersi grazie alla “pietà e alla saggezza”, divenendo “esempio di vita, insegnante di verità e intercessore davanti a Dio”. Tutto ciò, ribadisce la Chiesa polacca, si ritrova nella figura di Karol Wojtyła come vescovo, cardinale e Papa, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra Dio e l’uomo alla luce della misericordia. Da ricordare, inoltre, che nel 2020 ricorrerà il centenario della nascita del Pontefice “venuto da molto lontano”.

Preparazione spirituale per la beatificazione del cardinale Wyszyński

Quanto al cardinale Stefan Wyszyński, che verrà beatificato a Varsavia il 7 giugno 2020, la Conferenza episcopale polacca incoraggia le diocesi e le parrocchie del Paese ad “intraprendere una preparazione spirituale per questo evento”, affinché tutti i fedeli possano conoscere la figura del prossimo Beato, che fu arcivescovo metropolita di Gniezno e Varsavia e primate di Polonia, testimoniando con coraggio la fede durante il regime comunista polacco (1901-1981). Al livello amministrativo, invece, i vescovi hanno rinnovato lo statuto della Fondazione episcopale “San Giuseppe”, opera di “assistenza e sostegno per le vittime di abusi sessuali” perpetrati da alcuni membri del clero.

Infine, in vista della Solennità del Natale, la Chiesa polacca ha invitato i fedeli a vivere l’Avvento “in modo adeguato” ed hanno incoraggiato alla partecipazione nella vita parrocchiale di tutta la Polonia.
 

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25 novembre 2019, 07:42