Tutela dei minori, in Messico al via il primo congresso latinoamericano
Federico Piana – Città del Vaticano
La Chiesa latinoamericana si interroga sulla prevenzione degli abusi sui minori. E lo fa organizzando un congresso alla Pontificia Università del Messico che inizia oggi e si concluderà il prossimo 8 novembre. Il parterre di relatori ecclesiastici e di esperti interazionali cercherà soprattutto di fotografare la reale situazione del fenomeno in America Latina, di ribadire l’importanza della prevenzione e della tolleranza zero, di mettere in evidenza il ruolo di responsabilità delle Conferenze episcopali e dei Superiori generali. E avrà una peculiarità: l’ascolto delle vittime, dimensione fondamentale per comprendere e capire davvero.
Sulla scia del Summit vaticano contro gli abusi
Il congresso voluto dal Celam, il Consiglio Episcopale Latinoamericano, ha una continuità ideale con il Summit vaticano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili del febbraio scorso. “E risponde anche al forte invito rivolto dal Papa ad affrontare a viso aperto questa gravissima questione” dice padre Amedeo Cencini, membro del Servizio Nazionale per la protezione dei minori della Conferenza Episcopale Italiana, invitato ai lavori congressuali per discutere sui processi di formazione e di prevenzione degli abusi, uno dei temi cardine decisi dagli organizzatori.
Ascoltare le vittime: azione essenziale
Tra i relatori del congresso è prevista anche una delle vittime di padre Fernando Karadima, il sacerdote cileno colpevole di abusi, il cui caso ha scosso l’opinione pubblica di tutto il mondo. “Sarà un momento molto alto – conferma padre Cencini – che vuole significare l’atteggiamento positivo in cui vuole porsi la Chiesa, totalmente diverso da quello che c’è stato in passato”. Poi aggiunge: “Bisogna dare voce alle vittime e lasciarsi provocare e purificare dalla loro esperienza”.
Accettare la piena responsabilità
Cercare di far accettare l’idea che, all’interno della Chiesa, il fenomeno degli abusi chiami in causa responsabilità diffuse, sarà uno dei compiti del congresso latinoamericano. Lo sa bene lo stesso padre Cencini che non nasconde il fatto che “siamo tutti un po’ responsabili ma non c’è ancora in modo pieno l’accettazione, la presa di coscienza”. Padre Cencini lo chiama ‘lo scandalo nello scandalo’: “Non è sufficiente identificare i colpevoli, provvedere a sanzioni giuste, non è sufficiente il coraggio della denuncia: occorre una prospettiva attraverso la quale accettiamo di essere tutti coinvolti”. Anche di questo si discuterà nel congresso. Così Padre Cencini spiega come è nata l'idea di questo Congresso latinoamericano:
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