Crisi educativa e ambientale in un convegno all’Antonianum
Michele Raviart – Città del Vaticano
Che rapporto c’è tra la crisi educativa e quella ambientale? Si tratta di promuovere semplicemente l’educazione all’ambiente o bisogna ripensare il progetto educativo alla base dell’ecologia integrale promossa dall’enciclica Laudato Si’? A queste domande tenta di rispondere il convegno “Natura e ambiente nel patto educativo: la bellezza fa l’uomo buono”, promosso e ospitato dalla Pontificia Università Antonianum di Roma da oggi al 16 gennaio con la collaborazione della Pontificia facoltà teologica San Bonaventura Seraphicum.
Un aiuto a “ricostruire il patto educativo globale
Il convegno nasce nell'ambito dell’iniziativa di Papa Francesco e della Congregazione per l’Educazione cattolica per “ricostruire il patto educativo globale”, che culminerà in un incontro in Vaticano il prossimo 20 maggio. L'obiettivo è di “approfondire il significato e il valore dell’educazione della spinta delle sollecitazioni provenienti dalla crisi ambientale”.
Gli errori di una generazione tecnocratica
“Il crescente squilibrio ecologico”, scrive sull’Osservatore Romane padre Giuseppe Buffon, decano della facoltà di Teologia dell’Antonianum e direttore del corso in Ecologia integrale, “in quanto causa di una crisi epocale, ha infatti azzerato l’efficacia del progetto educativo tradizionale, postulando una sua totale trasformazione". "La crisi educativa trova dunque origine nella crisi ecologica”. Una crisi che ha mostrato “l’inadeguatezza del paradigma culturale contemporaneo”, basato sull’eccessivo antropocentrismo di una generazione “tecnocratica” che ha impedito l’accompagnamento delle trasformazioni sociale “secondo i parametri della sostenibilità ecologica”. È necessario quindi, spiega ancora Buffon “un nuovo ideale educativo, capace di avviare una trasformazione radicale della mentalità, dei comportamenti e della visione dell’intera realtà”.
San Francesco e il suo Cantico
Un approccio integrale, scrive ancora padre Buffon, che parte “dalla considerazione dell’ambiente come luogo educativo” che plasma ogni luogo in cui c’è vita sociale. Un ruolo “performativo” dell’ambiente esemplificato anche dal Cantico di San Francesco, che sarà uno degli approfondimenti del convegno. “Nel Cantico di frate sole”, sottolinea padre Buffon, sono le creature a guidare l’essere umano verso la lode al buon Signore”. “Solo percorrendo la scala della natura fino a giungere all’origine di tute le cose, il Pater omnium”, spiega, “si attinge la forza per costruire le relazioni, si acquisisce l’energia che suscita l’appartenenza alla fraternità cosmica”.
Gli altri temi del convegno
Tra gli i temi affrontati in questi tre giorni da studiosi, esperti e religiosi, “il valore per-formativo della liturgia”, “biodiversità e teologia nella sfera pubblica”, il “rapporto educativo con la natura” con una testimonianza del cardinale Claudio Hummes e le relazioni tra trinità e ambiente.
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