Giorno della memoria, vescovi europei: no a razzismo e xenofobia
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Il 75.mo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nello spirito delle parole di Papa Francesco, “ci obbliga a contrastare con forza tutti gli atti che minacciano la dignità umana: razzismo, xenofobia e antisemitismo”. Non possiamo permettere “che la verità venga ignorata o manipolata per esigenze politiche immediate”. È quanto si legge in una dichiarazione del presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee), cardinale Angelo Bagnasco, e da quello della Commissione delle Conferenze Episcopali dell'Unione Europea (Comece), cardinale Jean-Claude Hollerich, a nome dei vescovi europei.
Appello al mondo
"In questo anniversario – scrivono i vescovi d’Europa - facciamo appello al mondo moderno per la riconciliazione e la pace, per il rispetto del diritto di ogni nazione a esistere e a vivere in libertà, a vedere riconosciuta la propria indipendenza, a mantenere la propria cultura". "Questo appello è estremamente importante ora, perché – nonostante le drammatiche esperienze del passato – il mondo in cui viviamo è ancora soggetto a nuove minacce e manifestazioni di violenza. Guerre crudeli, casi di genocidio, persecuzioni, e diverse forme di fanatismo continuano a verificarsi, anche se la storia ci insegna che la violenza non porta mai alla pace, ma, al contrario, provoca altra violenza e la morte”.
Visite dei Papi ad Auschwitz
I presuli europei ricordano anche le visite dei Papi al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. San Giovanni Paolo II ha visitato Auschwitz-Birkenau durante il suo primo pellegrinaggio in Polonia (7 giugno 1979). Benedetto XVI si è recato ad Auschwitz il 28 maggio del 2006. Papa Francesco ha seguito, il 29 luglio del 2016, le orme di entrambi i suoi predecessori. Una visita scandita non da parole ma da una preghiera silenziosa. Nel libro commemorativo Francesco ha scritto queste parole: “Signore abbi pietà del tuo popolo! Signore, ti chiediamo perdono per tanta crudeltà”.
Invito alla preghiera
I vescovi europei invitano, infine, a pregare il 27 gennaio alle 15, cioè nell'ora della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau: "Accendiamo una candela e preghiamo per le persone uccise nei campi di sterminio di tutte le nazionalità e religioni e per i loro parenti. "Possa la nostra preghiera accrescere la riconciliazione e la fraternità, di cui l'ostilità, i conflitti distruttivi e i malintesi alimentati sono l'opposto”. E concludono: “Possa la forza dell’amore di Gesù Cristo prevalere in noi”.
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