Incendi in Australia: appello alla solidarietà della Chiesa cattolica
Ricordando gli sforzi eroici dei pompieri e la resistenza straordinaria delle comunità dinanzi alla “devastante forza della natura” che mostra tutta la nostra impotenza, il presule sottolinea come le “espressioni di solidarietà siano importanti, ma non sufficienti”. “Abbiamo bisogno di qualcosa di più delle parole, di un’azione concreta”.
La Chiesa chiede una rete nazionale di collegamento tra le persone colpite dagli incendi
Un grande lavoro è stato fatto dai governi e dai primi soccorritori – ha riconosciuto mons. Coleridge - e un grande contributo è stato dato anche dalle parrocchie e dalle organizzazioni cattoliche, così come dalle coalizioni ecumeniche e interreligiose, abituate però a rispondere a livello parrocchiale o diocesano. Ma “il livello di questa crisi richiede una risposta nazionale da parte di tutta la Chiesa – aggiunge l’arcivescovo - per integrare e coordinare ciò che si sta facendo a livello locale”. C’è bisogno “di una rete nazionale che colleghi le persone colpite dagli incendi con chi si occupa della preparazione dei pasti, dello sgombero delle proprietà, della ricostruzione delle comunità e di una terapia di sostegno anche pastorale”. C’è bisogno di “preghiere speciali”, “della collaborazione con le principali agenzie nazionali”, della cooperazione con gli istituti religiosi, delle donazioni nelle Messe durante il fine settimana dell’Australia Day (26 gennaio), perché possano rispondere all’appello della Società San Vincenzo de Paoli (Vinnies), che tanto si è adoperata in tutti i territori colpiti.
Aiutare le persone e la ricostruzione di intere città richiederà molto tempo
La Chiesa “è accanto a tutti coloro che sono stati feriti e che stanno mettendo a repentaglio la loro vita per sedare gli incendi ed è pronta camminare al fianco delle persone nel loro percorso di recupero”. Infine, l’Arcivescovo Coleridge invita tutti alla preghiera costante “per coloro che hanno perso la vita negli incendi e per le loro famiglie”; “per la pioggia, perché spenga gli incendi, e per un’azione urgente a favore della nostra casa comune, affinché si prevengano in futuro tali calamità”.
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