Terra Santa: i pellegrini portatori di pace nei luoghi di Gesù
Marina Tomarro - Città del Vaticano
Nell'anno appena concluso, un milione di turisti e pellegrini in più, rispetto al 2018, hanno visitato la Terra Santa. Lo rendono noto i ministeri del Turismo israeliano e palestinese, che confermano un interesse sempre maggiore a scoprire i tesori dei loro Paesi. Il ministero del Turismo israeliano parla di oltre 4 milioni e mezzo di visitatori, il 10,6 per cento in più rispetto all'anno precedente. Le città maggiormente visitate sono Gerusalemme e Tel Aviv. “Per noi è una grande gioia accogliere tutte queste persone che vengono a visitare i luoghi della Terra Santa – spiega Lurdinha Nunes giornalista presso il Christian Media Center a Gerusalemme – Tutto ciò però comporta anche una nuova organizzazione delle basiliche principali. Ad esempio a Nazareth la basilica dell’Annunciazione chiude alle 21, mentre a Betlemme la basilica della Natività ha prolungato l’orario di apertura fino alle 20, per dare ai pellegrini un maggior tempo per pregare e visitare il luogo della nascita di Gesù”.
Aperti sin dalle prime luci dell’alba
Il tempo di chiusura dei santuari diventa così ancora più breve. Infatti sin dalle prime luci del mattino sono di nuovo aperti, e pronti ad accogliere tutti coloro che vogliono andare a pregare. “In questi posti – continua Lurdinha – alle 4 o alle 5 del mattino le strade sono piene di fedeli che si recano al Santo Sepolcro, o negli altri santuari per visitare quei luoghi che hanno visto la presenza di Gesù. Per molti di loro visitare la Terra Santa è la realizzazione di un sogno e cercano di viverla il più possibile”
Un aiuto importante per i cristiani
La presenza dei pellegrini diventa fondamentale per la piccola comunità dei cristiani in Terra Santa “La loro presenza – sottolinea la giornalista – incoraggia i nostri cristiani sia psicologicamente, sia aiutandoli economicamente. Infatti i turisti spesso, tornando a casa, comprano da loro piccoli souvenir d’artigianato locale e questo gesto aiuta tante famiglie a sopravvivere”.
Dai pellegrini un auspicio di pace
Quindi, la presenza dei pellegrini diventa fondamentale anche per mantenere la pace in quei luoghi. “Auspichiamo – ha spiegato padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, in una intervista al Christian Media Center - che il numero di pellegrini continui a crescere e anzi, oserei dire persino che i pellegrini stessi siano un fattore di dissuasione da eventuali forme più esplicite di conflitto. Spero e prego che i fedeli continuino a venire in Terra Santa, un po’ come i Magi, guidati dalla stella, dalla ricerca personale, ma anche accompagnati dalla parola di Dio, per poter incontrare Gesù”
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