Siria: Zenari ringrazia la Chiesa ungherese per il sostegno ricevuto
“Il sanguinoso conflitto, che da 9 anni semina distruzione, morte e colonne interminabili di profughi, non è ancora purtroppo terminato. Basti pensare ai bombardamenti e affrontamenti quotidiani nel nord-ovest, e alla situazione ancora molto incerta nel nord-est del Paese.” – afferma il cardinale Zenari. Secondo i sondaggi dell’Onu, l’83% della popolazione siriana vive in estrema povertà. Il cardinale Zenari trova rassicurante che seguendo l'esempio di Veronica, di Simone di Cirene e del buon samaritano, ci siano membri benevolenti e coraggiosi della società che danno una mano al loro prossimo in difficoltà per raggiungere luoghi di sicurezza.
“Ospedali Aperti” per i malati poveri di qualsiasi appartenenza etnico-religiosa
Il cardinale sottolinea che secondo le statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il 54% degli ospedali in Siria è completamente chiuso od è operativo solo parzialmente. Ciò dimostra anche la grande necessità di “Ospedali Aperti” che siano aperti ai malati poveri di qualsiasi appartenenza etnico-religiosa. Più di 30 mila pazienti sono stati curati in questi istituti nell’arco di due anni e si prevede che tale numero raggiungerebbe entro la fine del terzo anno i 50 mila. Allo stesso tempo, l'iniziativa aiuta anche a promuovere la convivenza pacifica di diversi gruppi religiosi ed etnici, in particolare i cristiani ed i musulmani.
Nel 2018 raccolti dai fedeli ungheresi 200mila euro
Nel settembre 2018, la Conferenza Episcopale Ungherese ha annunciato una raccolta di doni per aiutare i nostri fratelli cristiani. In base alle offerte dei fedeli, siamo stati in grado di dare sostegno finanziario per i nostri fratelli cristiani del Medio Oriente con 200 mila euro.
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