Bangladesh: una Quaresima dedicata alla Salvaguardia del Creato
Isabella Piro - Città del Vaticano
Pulizia dei canali fluviali; piantumazione di alberi ed orti; gestione efficiente dei rifiuti: sono queste le linee-guida dell’operazione in favore della salvaguardia del Creato promossa dalla Commissione Giustizia e pace (Cgce) dell’Arcidiocesi di Dacca, in Bangladesh. L’iniziativa – riporta l’agenzia Eglise d’Asie – coinvolge in particolare il villaggio di Gazipur e i parrocchiani della Chiesa della “Sacra Famiglia” di Doripara. In programma anche una “Via Crucis nella natura” per invitare alla preghiera e alla conversione ecologica, in linea con l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’ sulla cura della casa comune”.
Un impegno che coinvolge tutti
Denominato "Lavorare per un villaggio pulito", il programma ha inizio oggi, in concomitanza con il Mercoledì delle Ceneri, e coinvolge circa 3.500 fedeli. “Bisogna impegnarsi per smettere di gettare spazzatura nei canali fluviali – afferma padre Liton H. Gomes, segretario della Cgpe - Ogni famiglia deve adottare una gestione efficiente della spazzatura ed evitare di allevare pollame in casa". Ed auspica: "Speriamo che questo messaggio possa diffondersi dal villaggio di Gazipur a tutto il Paese”.
Un inquinamento killer da combattere
Il progetto ambientale prevede anche la costruzione di una fossa settica in ogni casa entro un anno; chi non può permettersela potrà ottenere prestiti a basso costo dalle cooperative cristiane locali. I commercianti dei mercati rionali, inoltre, riceveranno sacchetti di iuta e tela al posto di quelli di plastica, e i veicoli inquinanti saranno vietati. È previsto anche un programma di sensibilizzazione per i bambini, con concorsi artistici a tema ecologico. "Dobbiamo avviare un movimento creativo, efficace e sostenibile per salvare l'ambiente in Bangladesh. Il successo dell'operazione nel villaggio ci incoraggerà a replicarla in molti altri luoghi del Paese", ribadisce padre Gomes. Da considerare che in Bangladesh l'inquinamento ambientale è un killer silenzioso, soprattutto per quanto riguarda l’aria e l'acqua: secondo un rapporto della Banca Mondiale del 2018, infatti, nel 2015 più di 234mila persone sono morte nel Paese per questa causa
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