Nella festa del Beato Angelico riapre Santa Maria sopra Minerva a Roma
Paolo Ondarza - Città del Vaticano
Si svolgerà il prossimo martedì 18 febbraio, memoria liturgica del Beato Angelico, patrono universale di tutti gli artisti, la cerimonia di riapertura del transetto di Santa Maria Sopra Minerva a Roma. Nella basilica romana che conserva le spoglie mortali del grande artista quattrocentesco, l’inaugurazione sarà caratterizzata alle ore 18:00 dalla celebrazione eucaristica presieduta dal padre domenicano Antonio Cocolicchio, rettore della Basilica e priore della Comunità. Prima della messa, alle 16:30, si svolgerà invece la presentazione del libro “Beato Angelico, la rivoluzione della luce” di Mario Dal Bello, docente alla Pontificia Università Lateranense.
Le opere
L’edificio di culto, chiuso dall’estate 2019 per restauri e motivi di sicurezza, torna dunque ad essere aperto al culto e fruibile dagli appassionati e dagli studiosi che qui provengono da tutto il mondo. Nel transetto sono conservate infatti alcune delle opere più importanti della basilica: il Cristo Risorto scolpito da Michelangelo, gli affreschi di Filippino Lippi nella Cappella Carafa e, oltre alla tomba dell’Angelico, sotto l’altare maggiore, quella di santa Caterina da Siena, vergine, dottore della Chiesa e patrona d’Italia. La chiesa conserva anche le mura originali della camera dove la donna morì, ricostruite dietro la sacrestia nel 1637.
I lavori di restauro
I lavori di conservazione della basilica, finanziati dal Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni e realizzato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, non sono terminati: interesseranno tutti gli interni, comprese le decorazioni architettoniche ed i pregevoli dipinti murali. Pertanto fino al termine dei restauri l’ingresso al Transetto sarà garantito dall’entrata posteriore della chiesa in via Beato Angelico.
La storia
La basilica e l’antistante piazza, caratterizzata dall’obelisco, sorretto dal celebre elefantino disegnato da Gian Lorenzo Bernini, devono il loro nome al Tempio di Minerva Chalcidica, eretto all'interno dei Sæpta Iulia dall’imperatore Domiziano nel I secolo dopo Cristo. Secondo un’antica tradizione, l’area fu concessa da Papa Zaccaria alle suore Basiliane, provenienti da Costantinopoli. Le religiose vi realizzarono una prima chiesa di piccole dimensioni, denominata Santa Maria in Minervium. Nel 13mo secolo i Domenicani subentrano alle Basiliane: iniziò in quest’epoca l’avvio della costruzione dell’attuale edificio dal caratteristico impianto gotico, quasi un unicum nella Città Eterna.
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