"Giuristi per la pastorale" per una Chiesa in uscita
Davide Dionisi - Città del Vaticano
Muovono i primi passi i “Giuristi per la pastorale”, il gruppo di lavoro, formato da docenti universitari, avvocati rotali e della Curia Romana, giudici ecclesiastici, avvocati civilisti e penalisti, nato per dare una risposta all’invito di Papa Francesco ad essere Chiesa in uscita, anche in ambito giuridico.
Aiuto giuridico a portata di mano
“L’idea di riunirsi nasce dall’esigenza di mettersi al servizio dei singoli vescovi, degli Istituti religiosi, ma anche dei sacerdoti, religiosi, religiose, fedeli laici per un supporto giuridico che aiuti ad affrontare le sempre più frequenti e complesse questioni di diritto canonico e civile, specialmente nelle materie penale e amministrativa” spiega Mons. Antonio Interguglielmi, tra i fondatori del neonato gruppo. “E’ infatti indispensabile, per una Chiesa trasparente e al servizio della verità, che si possa disporre dei necessari aiuti giuridici, non sempre a portata di mano. Il nome che ci siamo dati vuole mettere in evidenza la nostra concezione di diritto quale strumento di servizio pastorale, necessario per una sana convivenza nella compagine ecclesiale”.
Il logo
L'equipe ha scelto anche un logo che spiega la missione e gli obiettivi: “Il libro aperto richiama chiaramente il codice di diritto canonico che si apre al servizio della Chiesa rappresentata dalla Croce” illustra Mons. Interguglielmi. “Le braccia della Croce sono protese sul mondo, il cui profilo è rappresentato come aperto verso l’alto, ad indicare che la missione della Chiesa ha come destinatari gli uomini ed è orientata alla comunione degli uomini con Dio e degli uomini tra loro. Il diritto è al servizio della comunione nella Chiesa ed è ordinato alla sua costitutiva dimensione missionaria”.
Per un diritto al servizio della persona
I giuristi amano più le forme e a volte dimenticano il ruolo sociale che ad essi compete. Certo non si può prescindere dalla legge, ma questa va applicata secondo il suo scopo, che è il bene dell’uomo. “Sulla base della mia esperienza di parroco nonché di Vicario Giudiziale, di Cancelliere Generale e docente di diritto canonico mi sono trovato e, spesso, mi trovo di fronte a situazioni che richiedono specializzazione e competenze necessarie per offrire risposte concrete, valide e soprattutto vere alle persone coinvolte” rivela il referente dei Giuristi per la pastorale, Don Giorgio Giovanelli. “Diverse volte ho notato smarrimento, confusione e, per questo, ho pensato a come poter essere Chiesa in uscita per aiutare, in primis, i vescovi delle varie diocesi ed essere così di sostegno al loro ministero episcopale come anche i sacerdoti, i religiosi e tutte le persone che dovessero trovarsi nella necessità. Così ho condiviso questo mio intento con colleghi e professionisti di cui conosco la perizia professionale e l’onestà personale e abbiamo costituito un gruppo di giuristi per un diritto a servizio della persona umana, della sua libertà e della sua felicità, ovviamente sempre in un contesto evangelico ed ecclesiale".
Chiesa in uscita
Un impegno che nasce dunque dal basso ispirato dalla convinzione che un diritto che non si fondi sulla solidarietà alla lunga può scadere in uno strumento autoritario o spuntato. "Ci presentiamo con umiltà, con l’intento di rispondere al costante monito di Papa Francesco che ci invita ad uscire, ad andare, lì dove la Chiesa ha bisogno, nei vari contesti ecclesiali, nelle periferie esistenziali e sociali per offrire quel vino e quell’olio di consolazione di cui tanto, l’uomo di oggi, ha bisogno". La costituzione di questo gruppo, dunque, ha la forza di un messaggio: deve fare appello agli uomini di buona volontà e trarre profitto dall' insegnamento della Chiesa, secondo cui l’autentica giustizia è animata dalla carità. Oltre a Mons. Interguglielmi e a don Giovanelli, attualmente il gruppo è composto dal prof. Marcello Volpe, il prof. Mario Ferrante, dagli avvocati Lucia Musso, Alessia Gullo e Fabio Freda.
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