Chiesa in Cambogia: restare saldi nella fede e vicini ai fragili
Isabella Piro - Città del Vaticano
Il “coronavirus” è arrivato anche in Cambogia: dodici i casi certificati finora, ma resta alta l’allerta per gli oltre 1.200 passeggeri della nave da crociera americana Westerdam, sbarcati nei giorni scorsi nel porto di Sihanoukville, che potrebbero essere stati contagiati da una donna presente a bordo e trovata positiva al “Covid-19”. Il Ministero della Salute ha messo in atto le consuete misure di sicurezza, come il divieto di assembramenti. La Chiesa locale si è subito adeguata ed ha annunciato la sospensione delle Messe con la partecipazione fisica dei fedeli e l’avvio delle celebrazioni in streaming.
Spiegare ai fedeli le misure anti contagio
Inoltre, il 19 marzo, il Vicariato apostolico di Phnom Penh, guidato da Monsignor Olivier Schmitthaeusler, ha istituito un’apposita Commissione pastorale denominata “Covid-19” per spiegare ai fedeli le nuove misure anti-contagio. La Commissione è stata presentata da una lettera pastorale di Monsignor Schmitthaeusler. “Quest’anno – scrive il presule nella missiva, pubblicata dall’agenzia Eglise d’Asie – il nostro cammino verso la Pasqua è una Via Crucis per il mondo intero, a causa della rapida diffusione dell’epidemia di coronavirus”. Le preoccupazioni per le vittime e gli ammalati, “i dubbi e le ansie che ci attanagliano alla gola”, la crisi economica globale che può derivare da tutto questo – scrive il Vicario apostolico – “possono segnare il nostro mondo per molti anni a venire, soprattutto tra i più poveri e vulnerabili”.
Le iniziative di Quaresima
L’appello in tempo di Quaresima, dunque, è a “non chiudere i cuore, ma a pregare per il Paese, la Chiesa, le famiglie e il mondo intero”. “Questo è un momento di sacrificio per tutti – continua Monsignor Schmitthaeusler- siamo invitati ad unirci al sacrificio di Cristo nella sua Passione attraverso la comunione spirituale”. Ribadendo, poi, la sospensione delle celebrazioni pubbliche fino a nuove disposizioni, il presule propone però “diverse iniziative per rimanere in comunione con Cristo e tra fedeli, per sostenerci l’un l’altro e portare il mondo in difficoltà nelle nostre preghiere”. Vengono, infatti, ricordate le tante Messe trasmesse in diretta Facebook e YouTube, lo streaming per recita quotidiana serale del Rosario e l’invito ad “accendere un cero davanti alle finestre, affinché la luce di Gesù illumini il mondo e lo guarisca”. Il Vicariato prevede anche l’invio quotidiano, tramite i mezzi di comunicazione digitali, dei testi liturgici del giorno e delle intenzioni di preghiera, per accompagnare i fedeli.
“Questo tempo di preghiera – scrive ancora Monsignor Schmitthaeusler – ci permetterà di essere in comunione con la Chiesa universale e con il mondo, di pregare per coloro che sono colpiti dal coronavirus e per la pace universale”. Il Vicariato apostolico chiede poi ai sacerdoti ed a tutti i responsabili di “incoraggiare le proprie comunità attraverso il telefono, gli altoparlanti, il suono delle campane alle 6.00 e alle 18.00 per ricordare a tutti che Dio è con noi”. Le Chiese rimarranno aperte, ma solo per la preghiera individuale; battesimi e matrimoni verranno rinviati, mentre per i funerali saranno ammessi solo i parenti più stretti del defunto. Per le celebrazioni del Triduo Pasquale, invece, maggiori informazioni verranno date in seguito.
Il sostegno dei sacerdoti
Infine, Monsignor Schmitthaeusler ringrazia tutti i sacerdoti per il sostegno offerto alle comunità: “Abbiamo più che mai bisogno – scrive il presule - dei vostri cuori come pastori, formati a immagine del cuore di Dio”. Il presule si rivolge anche ai bambini e ai giovani, le cui attività scolastiche e parrocchiali sono state sospese: “Gli Uffici pastorali per la Gioventù e per l’Educazione cattolica continueranno a starvi vicino con i mezzi a disposizione – li rassicura – così da incoraggiarvi a pregare e a studiare durante queste vacanze forzate". Un incoraggiamento finale viene, quindi, rivolto a tutti “i battezzati”: “Dio è lì in mezzo alle tenebre – conclude il presule – Rispettiamo le indicazioni sanitarie del governo; sosteniamoci l’un l’altro, soprattutto per quanto riguarda malati, anziani e poveri; in questi tempi difficili rimaniamo saldi nella fede e uniti camminiamo insieme, fiduciosi in Dio Onnipotente”.
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