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La celebrazione di una Messa ripresa in streaming La celebrazione di una Messa ripresa in streaming 

Tenersi in contatto in un momento difficile, oggi si prega in Rete

Tante e diverse le iniziative messe in campo per continuare a seguire la Messa tramite Internet, partecipare alle preghiere e tenersi vicini nonostante la lontananza

Debora Donnini –Città del Vaticano

I cristiani non si arrendono al coronavirus e il desiderio di pregare insieme, distanti ma uniti, vince le barriere dell’età e della destrezza con i Social e scatena ingegno e fantasia oltre ogni immaginazione. E’ così che molti cristiani hanno escogitato diversi modi per continuare a essere vicini nella preghiera in un tempo in cui di persona non ci si può incontrare per evitare il diffondersi del contagio. Alcuni si ritrovano collegati in video sulla piattaforma "Zoom" per partecipare insieme alla Messa, vedendosi da lontano e mantenendo quel senso di comunità e d’appartenenza ad un popolo fatto di volti e storie. Altri seguono la Messa su You Tube e Facebook. Altri ancora tramite la televisione o i portali. Insomma, il coronovirus non ferma la fede. Anzi, la gente fa di tutto pur di poter pregare insieme l’Angelus o il Rosario. Quella che si sta configurando è quindi una grande assemblea di preghiera unita dalla Rete.

La Messa "insieme"

Il gesuita padre Arturo Elberti in questi giorni sta celebrando la Messa a cui partecipano, tramite la piattaforma "Zoom", alcuni fedeli anche avanti con gli anni. “Questa per me è stata un'esperienza molto profonda - racconta a Vatican News - che ha coinvolto non il sentimento ma proprio mi ha illuminato e aiutato anche a vivere la realtà dell'Eucaristia. Non potendo celebrare con il popolo di Dio, la presenza anche ‘virtuale’ attraverso questa piattaforma permette di ‘abbracciare’ tutta la situazione, tutte le persone che non solo partecipano in quel momento - perché in fondo io riesco a vederle a gruppi e quindi è come se fosse ‘una presenza’ - ma anche tutte le persone ammalate lontane, che non possono essere presenti”.  Parole che riecheggiano quanto detto dal Papa all’Angelus di domenica scorsa sulla creatività dei sacerdoti per essere vicini alla gente in questo momento difficile.

L'importanza della comunione spirituale

Per padre Elberti è molto importante essere vicino alle fasce deboli, come gli anziani che hanno bisogno di essere sostenuti e confortati dal Signore, dalla sua presenza. Sul momento che si sta vivendo, il sacerdote gesuita mette in luce come questo tempo che coincide con la Quaresima è quello in cui il Signore ci invita a ritornare a Lui, a ricercarlo, perché anche se non tutto non va come speriamo, una cosa è certa:  il Signore sostiene tutti con la sua paternità e con la sua misericordia. Sottolineato anche il valore della comunione spirituale. “Quando celebro con tutti i fedeli facciamo un momento di silenzio - io posso prendere la comunione sacramentalmente - e si fa la preghiera della comunione spirituale”, racconta ricordando in questo senso il grande valore del desiderio  di partecipare.

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