Spagna, materiale sanitario: la Cattedrale di Cordova stanzia 100 mila euro
Anna Poce - Città del Vaticano
"In una situazione come questa e come ha sempre fatto, il Capitolo della Cattedrale vuole essere al fianco dei suoi dipendenti e dei lavoratori, ma anche della società cordovese e, soprattutto, al fianco di chi ne ha più bisogno". Queste le parole del decano del Capitolo della Moschea-Cattedrale di Cordova, monsignor Manuel Pérez Moya, in un comunicato pubblicato ieri, di fronte al diffondersi della pandemia di coronavirus.
Materiale sanitario e stampante 3D
In considerazione della crisi generata dalla diffusione del COVID-19 e delle gravi conseguenze umane ed economiche che sta causando, si legge nel comunicato, il Capitolo della Cattedrale stanzierà 100.000 euro per l'acquisto di materiale sanitario attraverso la delegazione del governo della Regione Andalusa a Cordova. Inoltre, metterà a disposizione delle autorità una stampante 3D per la realizzazione di prodotti medicali. Una tecnologia in grado di produrre 15 visiere protettive al giorno che saranno destinate all'Ospedale Reina Sofia.
Salvaguardata l’occupazione
"Durante questa crisi, tutti dobbiamo aiutare e il Capitolo vuole fare la sua parte, perché la cosa più importante in questa situazione è la popolazione", scrive monsignor Perez Moya. Pertanto, il Capitolo della Cattedrale ha deciso di mantenere l'occupazione di tutti i suoi lavoratori e non metterà in atto alcun regolamento per un’occupazione temporanea tra i suoi 95 impiegati e i 56 delle aziende assunte.
Lavoro e dedizione
"Il personale del Capitolo - ha affermato Perez Moya - è la cosa più importante per questa istituzione, perché è il loro lavoro quotidiano, la loro dedizione e il loro entusiasmo nel fare bene le cose, che permette a tutti noi di godere della Moschea-Cattedrale, e in un contesto come questo vogliamo essere con loro".
Piattaforme digitali e media
Il Capitolo, dunque, procederà alla chiusura totale della Moschea-Cattedrale, per tutelare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie, mantenendo soltanto le celebrazioni trasmesse attraverso le piattaforme digitali e i media. Solo un numero minimo di dipendenti rimarrà nella Cattedrale, mentre il resto lavorerà da casa.
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