L’Ora della Madre nelle parrocchie italiane: uniti nell'attesa
Elvira Ragosta – Città del Vaticano
Il Sabato Santo è un giorno di dolore e di silenzio. E’ l’Ora della Madre che col cuore straziato per la morte del Figlio attende, in silenzio. Un giorno di raccoglimento e di meditazione, in cui i fedeli attendono, insieme alla Madre, la Resurrezione di Gesù.
Attendere con Maria la Risurrezione
La celebrazione mattutina dell’Ora della Madre, una preghiera mariana ispirata alla liturgia bizantina, rappresenta una tradizione radicata nella comunità di Agerola, paese di circa 8mila abitanti incastonato tra il mare della Costiera Amalfitana e i monti Lattari in Campania. “Questo Sabato Santo- racconta don Giuseppe Milo, il parroco della chiesa di San Martino Vescovo, nella frazione di Campora di Agerola- a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, con l’Azione Cattolica, abbiamo pensato di fare comunque questa preghiera con pochi giovani, rispettando le norme previste per il distanziamento, e di trasmetterla in streaming. Con cinque ragazzi, ognuno in rappresentanza delle cinque parrocchie del nostro territorio, cosicché questa preghiera diventi ancora più segno di unità e speranza”. Una celebrazione intrisa di canti e parole che raccontano di Maria e del suo dialogo con Gesù, un dialogo di speranza.
Come la vive lei questa giornata di silenzio e contemplazione come pastore?
R. - Il Sabato Santo è il giorno della grande attesa e forse è il giorno più lungo perchè è privo di celebrazioni ma è veramente quello in cui si riflette su quanto avvenuto nella passione e morte di Gesù. E Maria, che serbava nel cuore tutto, ci aiuta a mettere insieme i diversi tasselli e a trasformare il dolore in amore, vita e resurrezione
Come ha pensato di far sentire la sua vicinanza ai fedeli e farli partecipare comunque ?
R. - Come per le altre parrocchie d’Italia, tra le tante iniziative, lo streaming è diventato anche qui il mezzo con cui diffondere le celebrazioni. Messe via facebook, ma anche canti e preghiere diffusi in tutto il paese dagli altoparlanti della chiesa di San Martino che, grazie alla sua posizione di centralità del borgo, riescono ad arrivare ai tanti fedeli, soprattutto a quelli più anziani, meno pratici con i mezzi tecnologici. Inoltre, ho posto cartoncini colorati sui banchi della chiesa, ognuno con su scritto il nome dei fedeli, in corrispondenza dei posti abitualmente occupati da ciascuno, durante le celebrazioni. Un modo per sentirli presenti, anche solo virtualmente.
Da Agerola ad Atlanta con lo streaming
Grazie allo streaming, la Messa trasmessa via facebook oltrepassa i confini della comunità della diocesi di Amalfi-Cava e raggiunge anche quei fedeli che attualmente si trovano oltreoceano, soprattutto i tanti agerolesi negli Stati Uniti. Veronica Vitale è una compositrice e cantautrice, che da dieci anni vive in America. Ad Agerola, dove la sua famiglia ha una casa, viene ogni volta che riesce a tornare in Italia e si sente parte di questa comunità. Ad Atlanta, in Georgia, dove attualmente vive, le Messe di don Giuseppe sono conforto per lei e per tanti altri. “Ho cominciato condividendo il suo streaming con i miei colleghi e amici ad Atlanta e a Los Angeles e ci sono tanti italiani, ma soprattutto americani, che ascoltano la sua Messa e che a loro volta la condividono sulle diverse piattaforme. Ed è molto toccante”:
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