Dai vescovi italiani un nuovo aiuto alla ripresa
Nuovo intervento della Chiesa italiana a sostegno di persone e famiglie in situazioni di povertà o di necessità, enti e associazioni che operano al superamento dell’emergenza provocata dalla pandemia, enti ecclesiastici in situazioni di difficoltà.
La somma straordinaria che la Presidenza della CEI – sentite tutte le Conferenze Episcopali Regionali – stanzia per contribuire a far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali provocate dal Covid-19 è di 200 milioni di euro, provenienti dall’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica e recuperati dalla finalità a cui erano stati destinati, essenzialmente l’edilizia di culto. Di questi, 156 milioni sono ora ripartiti, in modo proporzionale, fra tutte le Diocesi.
L’erogazione avverrà entro fine aprile e impegna - spiega una nota della Conferenza dei vescovi - a un utilizzo di tali risorse entro il 31 dicembre 2020; la rendicontazione - che dovrà essere inviata alla Segreteria Generale della CEI entro il 28 febbraio 2021 - si atterrà al dettato concordatario (Legge 222/85) e ai criteri di trasparenza, rafforzati dall’Assemblea Generale del maggio 2016. Tenuto conto delle differenti situazioni esistenti sul territorio nazionale, le modalità di tale rendicontazione non seguiranno la griglia predisposta per i fondi ordinari, ma dovranno specificare: i soggetti destinatari delle erogazioni, le causali, le somme erogate, i relativi giustificativi - secondo prassi - delle attività sostenute.
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