Oder: una grande gioia l'avvio della causa di Beatificazione di Emilia e Karol Wojtyla
Cecilia Seppia, Roberta Barbi - Città del Vaticano
Il 7 maggio, a Wadowice, in Polonia, con la costituzione dei tribunali, si apre la fase diocesana del processo di Beatificazione della Serva di Dio Emilia, nata Kaczorowska, e del Servo di Dio Karol Wojtyla, genitori di San Giovanni Paolo II. A darne notizia sono i vescovi stessi sul sito dell’Episcopato polacco. La prima sessione solenne dei tribunali avrà luogo alle ore 10.30 nella Basilica della Presentazione della Beata Vergine Maria a Wadowice alla presenza di tutti i decani dell’arcidiocesi di Cracovia. Dopo l'inizio formale del processo, l'arcivescovo della città Marek Jędraszewski, presiederà la Santa Messa per il buon andamento della causa e l’invocazione delle grazie attraverso l'intercessione dei Servi di Dio. L'evento sarà trasmesso dai media dell'arcidiocesi di Cracovia. Il compito dei tribunali sarà quello di dimostrare che Emilia e Karol Wojtyla hanno praticato le virtù in modo eroico, che godono della fama di santità, e che per loro intercessione la gente chiede al Signore una grazia. Il postulatore della causa è monsignor Sławomir Oder, che, com'è noto, ha seguito anche l'intero processo di Beatificazione e Canonizzazione di Giovanni Paolo II. Monsignor Oder, a Vatican News, parla di un evento salutato con gioia da tutta la Chiesa di Polonia e non solo.
R. - Le figure dei genitori Emilia e Karol di San Giovanni Paolo II sono figure molto popolari in Polonia perciò in questo inizio della fase diocesana del processo non c’è solo la gioia dei vescovi ma è tutta la Chiesa in Polonia che si trova a gioire e rendere grazie. Devo dire per esperienza diretta e per conoscenza, in quanto sono stato anche postulatore della causa di Beatificazione di Giovanni Paolo II, che le figure dei genitori apparse anche nel contesto di quel processo, sono conosciute anche al di là dei confini della Polonia. Per questo penso che da molti entusiasti e devoti ammiratori di Papa Wojtyla questa notizia è stata salutata con molta gioia.
Lei è stato anche postulatore del processo di Beatificazione e Canonizzazione di Giovanni Paolo II, l’ultimo dei loro 3 figli, poi diventato il Papa che tutti conosciamo. Ora questa strada si apre anche per i suoi genitori… Insomma una famiglia santa?
R. – In effetti guardando questo evento mi vengono in mente le parole che Giovanni Paolo II pronunciò durante la Messa di Canonizzazione di Santa Kinga, conosciuta come Cunegonda, celebrata in Polonia a Stary Sącz, quando ha detto che i Santi nascono dai Santi, si nutrono dai Santi vivono dei Santi e chiamano alla santità. E in quel contesto parlò proprio della famiglia, come luogo privilegiato dove la santità trova le sue radici, le fonti prime dove poter maturare per tutta la vita. Quindi non mi meraviglia l’idea di una santità che Giovanni Paolo II ha vissuto in ambiente domestico e ha poi testimoniato con le sue opere.
Dopo l'inizio formale del processo, domani l'arcivescovo della città Marek Jędraszewski, presiederà la Santa Messa per il buon andamento della causa e l’invocazione delle grazie attraverso l'intercessione dei Servi di Dio ovviamente con delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria che tutto il mondo sta vivendo. Però è il caso dire che la santità è più forte di qualunque pandemia…
R. – Assolutamente. La pandemia non ferma anzi rafforza la santità. La dinamica della Chiesa non può essere fermata dall’emergenza. Certo viviamo noi tutti nel rispetto delle norme sanitarie però lo Spirito soffia, agisce quanto e come vuole, non si ferma e penso che anche in questo clima di oppressione possiamo dire, di una tristezza che comportano le chiusure e le restrizioni della pandemia, un messaggio di questo tipo è di grande consolazione, conforto e anche speranza per molti.
I genitori del Papa Santo
Emilia Kaczorowska, che proveniva da una famiglia di artigiani, era figlia di Feliks Kaczorowski e Maria Scholz. Aveva otto fratelli e sorelle. Nacque il 26 marzo 1884 a Cracovia e fu battezzata nella chiesa di San Nicola. Nel 1890 Emilia iniziò la sua educazione presso la scuola elementare. Sua madre morì quando lei aveva solo 13 anni. Karol Wojtyla era nato il 18 luglio 1879 a Lipnik, vicino a Biala, figlio di Maciej Wojtyla e Anna Przeczek: una famiglia di sarti. È stato battezzato nella Chiesa della Divina Provvidenza a Biala. Al secondo anno di vita ha perso la madre. Negli anni 1885-1890 frequentò una scuola popolare tedesca a Biala, poi nel 1890 iniziò a studiare in un liceo tedesco a Bielsko. Nel 1900 fu chiamato per il servizio militare di base a Wadowice. Dopo un anno, ha servito il grado di caporale ed è stato diretto alla scuola per cadetti di fanteria di Leopoli. Nel 1903 terminò il servizio militare con il grado di sergente di plotone e poté tornare a casa. Tuttavia, decise di rimanere nell'esercito come soldato professionista e servì come sottufficiale di linea presso l'aiutante maggiore a Cracovia e come sottufficiale d'ufficio a Wadowice.
Il matrimonio e la nascita di Karol
I due si sposarono il 10 febbraio 1906 nella chiesa di San Pietro e Paolo a Cracovia ed ebbero tre figli: Edmund (nato nel 1906), Olga, morta subito dopo la nascita e il battesimo (1916) e Karol (nato nel 1920), poi Papa. Fino al 1913 vissero a Krowodrza, per poi trasferirsi a Wadowice. Emilia morì il 13 aprile 1929, dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti alla presenza del marito al capezzale, e fu sepolta nel cimitero di Rakowicki a Cracovia. Il vedovo occupò da allora della casa e dei figli, trasferendosi, assieme al figlio Karol, a Cracovia nel 1938. Alla fine anche lui morì nel 1941, a 63 anni, a causa di un'insufficienza cardiaca. Aveva 63 anni. È sepolto accanto alla moglie.
Ultimo aggiornamento 07.05.2020 ore 6.50
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