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Manifestazione di protesta a Bogotà Manifestazione di protesta a Bogotà 

Colombia: i vescovi denunciano violenze e minacce contro leader sociali e popoli indigeni

In un documento della pastorale sociale della Conferenza episcopale colombiana si denunciano omicidi e violenze durante le manifestazioni contro le aziende che hanno continuato a sfruttare il territorio durante la pandemia

Michele Raviart – Città del Vaticano

I vescovi colombiani hanno ribadito la loro preoccupazione per "l'aumento della violenza e delle minacce" contro i leader sociali, i difensori dei diritti umani, le organizzazioni indigene, i comitati civici e gli ex combattenti dei guerriglieri delle FARC che hanno scelto la via del reinserimento. Lo riferisce monsignor Héctor Fabio Henao Gaviria, direttore del Segretariato nazionale della Pastorale sociale della Conferenza episcopale colombiana, commentando il “Rapporto sulla situazione della violenza contro i leader sociali e gli ex combattenti nel sud-est della Colombia” realizzato dal suo ufficio.

Omicidi in aumento

Il documento mostra, infatti, come il numero degli omicidi verso queste categorie di persone è peggiorato nei primi quattro mesi del 2020 rispetto agli anni precedenti. Durante questo periodo, 8 ex combattenti delle Farc e 3 donne leader sociali e indigene sono state uccise nelle regioni di Meta e Vichada. Oltre agli omicidi, il rapporto denuncia la costante persecuzione dei leader sociali e comunitari e mostra l'impatto di questa situazione nei comuni che sono stati coinvolti nell'accordo di pace con i guerriglieri delle Farc e nei comuni storicamente colpiti dal conflitto armato, come Puerto Gaitán e Puerto Rico Meta.

Repressioni durante le manifestazioni

La criminalizzazione della protesta sociale è una delle principali preoccupazioni evidenziate dal rapporto, che rivela che nel primo trimestre di quest'anno sono state registrate almeno cinque manifestazioni dei lavoratori contro le compagnie petrolifere di Meta. Le proteste sono nate perché durante le misure di isolamento sociale per la prevenzione del Covid-19, le aziende hanno continuato con l'esplorazione, l'estrazione, il trasporto di petrolio e altre attività, esponendo la popolazione a un possibile contagio. In queste manifestazioni, denuncia il documento, c’è stato un comportamento eccessivo delle forze pubbliche di sicurezza dello Stato, che ha portato alla cattura e alla stigmatizzazione dei leader delle comunità, accusati di danneggiare la proprietà privata, di bloccare le strade pubbliche e di incitare al sabotaggio e al terrorismo.

La vulnerabilità dei popoli indigeni

Il rapporto rivela poi le "situazioni di alta vulnerabilità della popolazione indigena dell'Amazzonia a rischio di etnocidio, a causa della mancanza di servizi sanitari efficienti e del riconoscimento dei loro territori, oltre che degli attacchi diretti contro i diritti collettivi al territorio, all'autonomia come popoli e alla sicurezza". Non meno preoccupanti sono le notizie relative all'insicurezza e al conflitto armato nella regione, dove continuano gli scontri tra le forze pubbliche e i gruppi irregolari, e quelli tra le forze pubbliche e i contadini, dovuti principalmente all'eliminazione forzata delle coltivazioni per uso illecito.

La riconciliazione implica la giustizia sociale

"Come Chiesa, riconosciamo che la riconciliazione non si riduce a un esercizio esclusivo di perdono e di ricerca individuale della pace, ma, al contrario, implica il progressivo avanzamento della pacificazione per tutti gli attori che partecipano alla vita di questi territori e alla giustizia sociale", sottolinea il documento. Un appello al quale si unisce monsignor Henao, che invita le autorità e la società civile ad "abbandonare lo stato di indifferenza di fronte alle minacce vissute dai leader sociali" e a prestare attenzione ai bisogni delle popolazioni indigene che si trovano in una situazione di abbandono e vulnerabilità, non solo di fronte alla minaccia della pandemia di Covid-19 ma anche a causa "delle pressioni, delle violenze e delle intimidazioni che ricevono da diversi settori".

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05 giugno 2020, 12:52