Crisi rifugiati. Appello Caritas: non lasciare indietro nessuno!
Isabella Piro - Città del Vaticano
“La crisi dei rifugiati nelle isole dell’Egeo è a un punto critico e richiede un’azione urgente da parte delle autorità greche e della comunità interazionale”: lo afferma Christy Tsantioti, responsabile delle comunicazioni di Caritas Grecia, in una nota pubblicata sul sito web di Caritas Internationalis. Il suo appello, in particolare, è a “tutelare i diritti fondamentali dei rifugiati e dei migranti, come il diritto alla salute, all'istruzione e alla protezione”, soprattutto nell’attuale contesto causato dalla pandemia da coronavirus. D’altronde, ricorda Tsantioti, i numeri parlano chiaro: “La Grecia è in prima linea nella migrazione, poiché ospita più di 115mila migranti, con quasi 42mila rifugiati bloccati nelle isole dell'Egeo greco”. E “un potenziale focolaio di Covid-19 all’interno di campi profughi estremamente sovraffollati potrebbe provocare ad un disastro”. Senza contare che, a causa della pandemia, “le norme fondamentali sancite dalle leggi sui rifugiati e sui diritti umani sono costantemente minacciate”. Di qui, l’appello di Caritas Grecia affinché “nessuno sia lasciato indietro”.
“Bisogna sensibilizzare la società sulle questioni relative alle migrazioni – scrive Tsantioti – e fornire assistenza a coloro che si trovano ad affrontare il coronavirus nelle circostanza più difficili, in particolare i gruppi più emarginati”. Da ricordare che l’organismo caritativo ha fornito ai migranti in Grecia kit igienico-sanitari, latte in polvere per neonati, lezioni di lingua inglese e greca, assistenza psicosociale anche via web e via telefono, perché essere ascoltati, per chi è in difficoltà, “è un grande dono”.
“Caritas Grecia e Caritas Atene, in collaborazione con il Catholic Relief Services – continua la nota - partecipano al programma Estia (Emergency Support to Integration and Accommodation) dell’Acnur: destinato a 26mila richiedenti asilo in tutta la Grecia, esso fornisce loro un alloggio dignitoso e sicuro e un sostegno economico” ai profughi. “I principi fondamentali della protezione dei rifugiati vengono oggi messi alla prova – conclude Tsantioti - Ma noi continueremo a stare dalla parte dei più vulnerabili, con l'obiettivo di non lasciare nessuno indietro”.
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