Dal Cin: Maria entra nelle nostre case, condividiamo con Lei la vita quotidiana
Marina Tomarro - Città del Vaticano
Un affidamento a Maria che non si interrompe con la fine di maggio, mese a Lei tradizionalmente dedicato, ma continua, portandoci a Loreto dove è custodita quella che fu la casa terrena della sacra Famiglia. A guidare ogni giorno alle 12 la preghiera dell’Angelus e la recita del Rosario sarà l’arcivescovo Delegato pontificio del santuario, monsignor Fabio Dal Cin. La preghiera mariana sarà visibile in live streaming sul portale Vatican News e in audio su Radio Vaticana, e inoltre sarà trasmessa in diretta anche da Telepace e sul sito www.santuarioloreto.it (in differita alle ore 12.30 anche su Padre Pio TV e alle 21.00 sul canale YouTube “Santa Casa Loreto”, oltre che su “Fano Tv” al canale 17 del digitale terreste nelle Marche).
La tangibile presenza materna di Maria
“Abbiamo tutti bisogno di continuare a pregare - ha affermato l’arcivescovo Fabio Dal Cin - non solo per essere liberati dalla pandemia questa preghiera continua proprio per chiedere a Maria anche di rimanere in questa situazione con quella apertura d'animo e dei cuori che ci permette di cogliere anche la grazia di questo momento. In questo momento è difficile anche guardare avanti tante sicurezze sono saltate e noi abbiamo bisogno proprio di affidarci a Dio per mezzo di Maria, per vivere con questa situazione, abitarla con spirito di Fede ma anche con tanta apertura, per poter cogliere il nuovo che il Signore sta costruendo anche in questo momento per tutta l'umanità”.
Il mese di maggio si è concluso con il Rosario di Papa Francesco in collegamento con tutti i Santuari Mariani del mondo tra cui anche Loreto. Cosa ha voluto dire questo momento e l’affidamento del Papa a Maria?
R. - La preghiera di conclusione del mese di maggio è stato un momento di grande senso di famiglia. Anche l’espressione di tutti i santuari del mondo che si sono sintonizzati sul canale Maria proprio per potere esprimere insieme questa unione di preghiere, è stato un grande momento e penso che continuare questa preghiera anche della Santa Casa è un grande messaggio, perché la Casa di Maria è la casa di tutti i figli di Dio, è la casa di tutta l'umanità; è la casa aperta a tutti i popoli e credo che proprio in questo momento, che avvertiamo che da soli non possiamo realizzare il bene ma dobbiamo essere uniti con gli altri, questo grande messaggio di unità ci aiuta tutti, ci apre tutti ad essere un cuor solo e un'anima sola, proprio come era l'invito della preghiera a cui abbiamo partecipato insieme con il Santo Padre.
Perché in questo momento c'è questo profondo bisogno di pregare?
R. - Abbiamo bisogno di Dio, abbiamo bisogno di Maria che ci porti il Signore nella nostra vita… credo che sia questo. Il grande desiderio, la grande domanda di speranza, che poi si esprime anche dalla vita e dalle storie dei tanti pellegrini che accorrono ai santuari, e Maria accoglie questa domanda come una madre lei sa ciò di cui noi abbiamo bisogno, e intercede presso Dio e il popolo Santo di Dio avverte questa presenza materna di Maria.
Quanto è importante anche questa diffusione attraverso i nuovi media?
R. - In questa situazione anche come chiesa abbiamo scoperto questa grande opportunità dei nuovi media. Un'opportunità soprattutto per evangelizzare. E in questo senso la preghiera del Rosario è stata seguita provvidenzialmente da queste opportunità di comunicazione. Soprattutto il Rosario ho visto è molto seguito, perché è una preghiera che si può partecipare anche da casa, qualcosa che ti coinvolge. A me piace pensare appunto che tramite anche questi mezzi provvidenziali che il progresso ci offre, la Casa di Maria entra nelle case, e le nostre case entrano nella Casa di Maria, e si crea così una connessione spirituale che è quella che ravviva la fede, la speranza e anche il desiderio di fare del bene.
Perché c'è questa grande devozione alla Madonna? perché si è tanto legati a chiedere a Maria l'aiuto?
R. - Perché la sentiamo vicina a noi, il Concilio ce la ripresenta come madre e sorella nella Fede, ci è vicina anche nella fatica del dire di sì ogni giorno, e penso che il riferimento alla Santa Casa ci riconduce proprio a una dimensione quotidiana feriale della vita, e la casa ricorda che Maria vissuto così, amando il Figlio e amando suo marito Giuseppe, vivendo nelle relazioni quotidiane di una donna del popolo. Questo è incoraggiante perché questo lo possiamo fare tutti noi… mettere amore e fede nelle concrete circostanze e impegni della vita quotidiana.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui