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Fare del mondo una sola famiglia

A Parma, nella casa madre dei Saveriani, è iniziato oggi il Giubileo della Congregazione nata 125 anni fa ad opera di monsignor Guido Maria Conforti, vescovo di Parma, canonizzato da Benedetto XVI nel 2011

Antonella Palermo e Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Il carisma della Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere, fondato sulla missione ad gentes nei luoghi di primo annuncio, si può sintetizzare nella frase: “Fare del mondo una sola famiglia”. L’anno giubilare (2020-2021) che inizia oggi, spiega il Superiore per l’Italia, padre Rosario Giannattasio, è "un'occasione soprattutto per concentrarci sulla formazione della Famiglia saveriana che nel tempo si è arricchita di molti laici”.

Ascolta l'intervista a padre Giannattasio

Indetto dalla Direzione generale dell’Istituto, questo anno aspeciale intende ricordare l’approvazione definitiva delle prime Costituzioni e la cosiddetta “Lettera Testamento” del fondatore, San Guido Maria Conforti, che comunicava la notizia ai missionari (Saveriani) “presenti e futuri”. Ricorreva l'anno 1921.

“E Gesù sacramentato, per il quale siamo sacerdoti ed apostoli, sia sempre il centro dei nostri pensieri e dei nostri affetti. È presso il santo tabernacolo che noi dobbiamo ogni giorno ritemprare le nostre forze per sempre nuove fatiche. - da Lettera Testamento -”

Le vocazioni in Europa e nel mondo

Riguardo al calo delle vocazioni, padre Giannattasio spiega che si tratta di un fenomeno particolarmente evidente in Europa dove non ci sono nuovi ingressi, mentre in Africa, Asia, America Latina e anche in Paesi a maggioranza musulmana come l’Indonesia, c’è molto più fermento. In Italia, sottolinea, si contano 149 confratelli per lo più anziani e distribuiti in 14 comunità.

Dialogo interreligioso e accoglienza

“Il nostro impegno - prosegue il Superiore - si caratterizza soprattutto nel dialogo interreligioso e nell’accoglienza di persone senza fissa dimora" e, sottolineando la peculiarità del Museo etnologico cinese situato proprio nella casa madre, ne evidenzia la natura "preziosa e molto attiva”. L’impegno su tematiche riguardanti la pace, la giustizia e la mondialità è sempre stato, inoltre, un tratto peculiare della Congregazione fin dalle sue origini. 

Ringraziare, verificare, impegnarsi

Tre sono gli elementi principali che devono contraddistinguere questo periodo, scrivono i membri delle Direzione generale dei Saveriani nella lettera di indizione del giubileo: “Ringraziare Dio per il dono del carisma saveriano nella Chiesa, facendo memoria della storia di questi 125 anni di vita della nostra Famiglia missionaria. Verificare la nostra risposta al dono ricevuto" e cioè "alla nostra identità nella Chiesa". Terzo elemento, "impegnarsi prontamente e con determinazione a rispondere in maniera adeguata al dono ricevuto ed essere così significativi nella nostra specificità nell’oggi della missione della Chiesa".

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02 luglio 2020, 15:18