Europa,Intelligenza artificiale. Comece: serve approccio etico
Isabella Piro - Città del Vaticano
“Le istituzioni dell’Unione Europea adottino un approccio centrato sull’uomo nei confronti dell’intelligenza artificiale (AI), al fine di promuovere il bene comune e servire la vita di tutti gli esseri umani, sia nella loro dimensione personale che in quella comunitaria”: è quanto scrive, in una nota, la Comece (Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea), in relazione al suo contributo al “Libro bianco sull'intelligenza artificiale - Un approccio europeo all'eccellenza e alla fiducia”, redatto recentemente dalla Commissione europea.
Il pensiero dei vescovi europei
“La Comece – si legge nella nota – accoglie con favore l’intenzione generale del libro di stabilire un solido approccio europeo alla AI, profondamente fondato sulla dignità umana e sulla tutela della privacy”. Al contempo, tuttavia, i vescovi europei si dicono perplessi “sulla possibile creazione di una nuova Agenzia Ue dedicata” a questo tema, in quanto “le attuali strutture-chiave dell’Unione già garantiscono un sostegno sufficiente per affrontare le sfide poste dalla AI e dalla robotica”.
Se comunque l’Ue dovesse istituire tale organismo, la Comece ricorda che esso “dovrebbe garantire la massima partecipazione” di tutte le parti in causa, “comprese le Chiese, che hanno uno status specifico come partner delle istituzioni europee e che dovrebbero quindi essere esplicitamente menzionate”. Ciò che occorre innanzitutto, però, affermano ancora i presuli d’Europa, è l’avvio di “un discorso di etica sociale che accompagni la discussione politica sulla regolamentazione dell’AI”. Per questo, l’Ue “dovrebbe costruire strumenti e meccanismi per un approccio interdisciplinare, efficace, concreto ed ampio nelle strutture e nei programmi già esistenti all’interno dell’Unione”.
Da ricordare che lo scorso febbraio, la Comece ha preso parte al seminario internazionale "L'algoritmo 'buono'? Intelligenza artificiale, etica, diritto, salute", tenutosi in Vaticano in occasione della 26.ma Assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita. In quell’occasione, è stato firmato il documento "Appello di Roma per un'etica dell'Intelligenza Artificiale”, che sostiene la promozione di un senso di responsabilità tra organizzazioni, governi e istituzioni al fine di assicurare che l'innovazione digitale e il progresso tecnologico siano al servizio del genio e della creatività umana.
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