Estate, tempo di riflessione e responsabilità
Isabella Piro - Città del Vaticano
L'estate 2020 passerà alla storia per la pandemia da Covid-19, un evento che “ha fatto capire a tutti noi che siamo vulnerabili, ma anche che è nelle nostre mani la capacità di ridurre i rischi per gli altri”: lo afferma il cardinale Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid, in un messaggio diffuso in occasione della stagione estiva. Nel documento, il presule chiama ciascuno “alla massima responsabilità” nei confronti del prossimo e “all’incoraggiamento reciproco, nella speranza di giorni migliori”. Senza dimenticare che “per i cristiani, questi giorni rappresentano una nuova opportunità”, “un tempo meraviglioso” per “prendere coscienza della grazia che deriva dall'essere battezzati e inviati”, ovvero “chiamati ad annunciare e portare la salvezza di Gesù Cristo al mondo”.
Un'estate nel rispetto degli altri
“Di fronte al virus che ci minaccia – continua il porporato – non possiamo più considerarci padroni o proprietari del Creato, ma dobbiamo ricordarci che, in realtà, ne siamo solo amministratori”, il che significa “vivere nel totale rispetto degli altri e alla ricerca del bene comune”, perché “non possiamo fare nulla senza pensare a come ciò influisce sul prossimo”. Dalla pandemia, sottolinea l’arcivescovo di Madrid, sono emerse “la fragilità, la finitezza e la vulnerabilità” dell’essere umano, così come “la grande sete di Dio” insita nell’uomo, “molte volte inconscia, ma comunque presente”. In questo “momento storico – è quindi l’invito del cardinale Osoro – noi battezzati dobbiamo portare il messaggio di Cristo con energia e coraggio”, e aggiunge: “Non si tratta di imporre, ma di orientare”.
Un pensiero ai missionari: portatori dell'amore di Dio
Il messaggio dell’arcivescovo madrileno si conclude poi con una benedizione per diverse categorie, ovvero “coloro che annunciano l’amore di Dio senza timore”; “i missionari che vivono in comunione”; “chi sa dialogare con gli altri, portando a ciascuno verità, giustizia, amore e misericordia”; “chi è profeta e sa annunciare qualcosa di grande, cioè che siamo figli di Dio”; “coloro che sanno assumersi l’impegno di vivere secondo gli insegnamenti di Cristo e di testimoniarlo con la propria vita”; infine, chi sa riconoscere che “il bene comune del nostro mondo non può essere realizzato senza una vera conversione delle menti e dei cuori”.
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