Crisi lavoro, Santoro: più investimenti su green economy e infrastrutture
Marco Guerra – Città del Vaticano
L’appello di Papa Francesco a pregare per il rilancio del lavoro e dell’occupazione, pronunciato a margine dell’Angelus di domenica scorsa, accende nuovamente i riflettori sulla situazione allarmante dell’economia mondiale appesantita dalla ggrave crisi sanitaria dovuta alla pandemia di Covid - 19.
Lavoro: primo problema post pandemia
Il Santo Padre ha auspicato “l’impegno convergente di tutti i responsabili politici ed economici”, perché la povertà e la mancanza di lavoro saranno “un problema del post pandemia” che, secondo il Pontefice, dovrà essere affrontato con tanta "solidarietà" e tanta "creatività".
Crollo del Pil nel secondo trimestre del 2020
La gravità della recessione dovuta al coronavirus, che non ha precedenti dal dopo guerra ad oggi, proprio in questi giorni viene confermata dai numeri relativi al Pil del secondo trimestre dell’anno – quello in cui si è verificato il lockdown più restrittivo nelle economie più ricche - rilevati dagli Istituti di studio di numerosi Paesi di tutto il mondo. Se negli Stati Uniti gli analisti prevedono nel secondo trimestre un calo di quasi il 35%, le cose non vanno meglio in Giappone dove su base trimestrale si calcola un - 26,3% e un - 2,2% su base annuale. Contrazioni record anche nelle economie europee, con la media dell’eurozona che segna un - 12,1%. In termini assoluti, solo in Italia sono andati in fumo oltre 50 miliardi di prodotto interno lordo. Situazioni simili in America Latina, in particolare in Cile dove la disoccupazione è salita al 12,2% nel trimestre aprile-giugno, con un aumento di 4,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Monsignor Santoro: ripresa economica è indispensabile
“E’ più che mai opportuno l’intervento di papa Francesco. In questa situazione, il tema del lavoro è il punto più fragile insieme con la difesa della salute”. Così monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della commissione della Conferenza episcopale italiana per i problemi sociali e lavoro, esprime a Vatican News la sua gratitudine per il richiamo del Papa sul tema dell’occupazione di domenica scorsa. Il presule afferma che la ripresa è indispensabile, e fa riferimento in particolare a quanto succede in Puglia a Taranto: “L’Ilva ha tantissimi lavoratori in cassa integrazione così come altre fabbriche, per non parlare delle aziende più piccole o delle persone che hanno un’iniziativa privata”.
Il lavoro realizza la persona
L’arcivescovo di Taranto indica quali sono, a suo pareere, le strade da percorrere per la lotta alla povertà."Serve - dice- una diversificazione occupazionale” per non dipendere solo da alcune mono-produzioni; "è importante inoltre che i sussidi arrivino al più presto e che sostengano in primo luogo l’occupazione, perché il lavoro, oltre che il bene dell’economia, contribuisce alla realizzazione della persona”.
Green economy, infrastrutture e investimenti
A Taranto, monsignor Santoro ha già dovuto fronteggiare la sfida della conciliazione tra lavoro e salute, e proprio in questa direzione vanno le ulteriori riflessioni del presule: “Innanzitutto è necessario garantire il primato della vita, quindi tutte le soluzioni proposte dalla green economy sono indicazioni preziosissime”. “Ora però bisogna passare dalle parole ai fatti – prosegue l’arcivescovo – ci vuole una regia centrale e un intervento preciso per nuove infrastrutture, con investimenti di grande importanza, non possiamo perdere questa occasione”.
Il contributo dei cattolici
Monsignor Santoro non manca ai nostri microfoni di porre l’accento anche sul contributo dei cattolici in tema di lavoro: “E’ indispensabile - rimarca - la visione che il Papa prospetta nella Laudato si’, la visione cristiana della vita è indispensabile anche nei suoi riflessi economici”.
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