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Fedeli nigeriani in preghiera Fedeli nigeriani in preghiera 

23 agosto, preghiera ecumenica per la Nigeria

Si moltiplicano le iniziative delle comunità cristiane del Paese, epicentro di violenze e terrorismo ricordati di recente anche dal Papa

Isabella Piro – Città del Vaticano

Un quarto d’ora nell’arco di una giornata per “pregare Dio con una sola voce, affinché in Nigeria sia fatta la Sua volontà”. È il senso della Giornata di preghiera ecumenica nazionale indetta per il Paese africano, teatro di gravi violenze, dall’Associazione cristiana nigeriana (Can). In una nota a firma del segretario generale, Daramola Joseph Bade, i membri della Can hanno esortato le chiese del Paese a dedicare, in quella data, almeno 15 minuti di tempo per offrire preghiere collettive secondo questa intenzione.

Anche Papa Francesco aveva lanciato un appello all’Angelus dell’Assunta, ricordando gli “attacchi terroristici” che da mesi insanguinano la Nigeria. Analogamente dal 22 agosto al 30 settembre si svolgeranno anche i “40 giorni di preghiera”, in questo caso proposti dalla Conferenza episcopale locale, per implorare la fine di una situazione che molti hanno definito “un genocidio”. Negli ultimi mesi diversi gruppi di militanti hanno scatenato attacchi, rapimenti e omicidi, prendendo spesso di mira i cristiani. Dalle Chiese locali si è levato anche un appello al governo affinché intervenga con decisione per porre fine a questa difficile situazione.

Non è la prima volta che l’Associazione cristiana nigeriana lancia una simile iniziativa. Durante quest’anno, la Can ha esortato più volte alla preghiera per la guarigione e la riconciliazione nazionale, soprattutto nel difficile contesto della pandemia da Covid-19 “che – scrivono – ha paralizzato il Paese”. L’Associazione cristiana nigeriana è il più grande organismo ecumenico dell’Africa occidentale e riunisce diversi gruppi nazionali, tra cui il Consiglio cristiano, il Segretariato cattolico, la Chiesa pentecostale e quella evangelica.

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18 agosto 2020, 12:04