In Polonia, un Parco per ricordare gli ebrei salvati dallo sterminio
Lisa Zengarini - Città del Vaticano
Durante l’occupazione nazista della Polonia furono migliaia i cittadini polacchi, tra i quali anche molti religiosi che salvarono ebrei dallo sterminio. A loro è dedicato il Parco Nazionale della Rimembranza inaugurato l’8 agosto nel complesso del Santuario della Beata Vergine Maria Stella dell’Evangelizzazione e di San Giovanni Paolo II a Toruń. Nel Parco sono iscritti i nomi di 18.500 polacchi e l’obiettivo è di raggiungere il numero di 40mila, a cui si aggiungeranno in futuro i nomi di cittadini ucraini che salvarono la vita a polacchi durante la guerra
Recuperare gli arretrati del passato
Il sito – riferisce un comunicato della Conferenza episcopale polacca - è stato inaugurato con una solenne Messa presieduta da monsignor Sławoj Leszek Głódź, arcivescovo di Danzica, che nell’omelia ha sottolineato l’importanza di non dimenticare quanto accaduto durante la guerra. "Ricordando l'avvertimento di Giovanni Paolo II che una nazione che non conosce il proprio passato muore e non costruisce un futuro, dobbiamo ancora recuperare i tanti arretrati degli anni passati, dobbiamo ancora rimediare oggi", ha detto il presule.
Presente alla cerimonia anche il Premier polacco Mateusz Morawiecki che ha espresso l’aupicio che il Parco possa divenire “un luogo di incontro tra generazioni: la generazione di chi si comportò come doveva in tempi barbari, la nostra generazione e le generazioni che verranno dopo di noi”. Ai partecipanti sono giunte anche le lettere del Presidente Andrzej Duda e dell’ambasciatore israeliano in Polonia, Alexander Ben Zvi, che ha ricordato in particolare il sacrificio di chi perse la vita per salvare ebrei dai lager.
Tra i nomi iscritti sulle targhe commemorative anche quelli di 2.345 suore e circa 600 tra sacerdoti e vescovi. I 18.500 nomi si aggiungono quelli di oltre 1.200 polacchi uccisi per avere protetto ebrei che sono iscritti nella Cappella-Memoriale del Santuario visitata ogni anno da più di 500mila persone da tutto il mondo.
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