San Lorenzo, modello del servizio ai più poveri e bisognosi
Isabella Piro - Città del Vaticano
Un modello esemplare del servizio che la Chiesa presta ai più poveri e bisognosi: così il cardinale Juan José Omella, Arcivescovo di Barcellona, in Spagna, definisce San Lorenzo, la cui memoria liturgica ricorre oggi, 10 agosto. In un messaggio ai fedeli, il porporato scrive: “San Lorenzo è uno dei santi più venerati della Chiesa, fin dal IV secolo.
San Lorenzo, esempio per i diaconi
È il patrono di molte città ed è anche il patrono dei diaconi in molte diocesi per la sua testimonianza di servizio alla Chiesa per i più bisognosi”. “Gesù Cristo, con la sua testimonianza e le sue parole - continua l’arcivescovo - ha affidato alla Chiesa il servizio attento e amorevole dei poveri, dei malati e dei più vulnerabili e fragili della società. Il servizio della diaconia è al centro della missione e quindi tutta la Chiesa, sull'esempio di Gesù e di San Lorenzo, deve essere la serva dei più poveri e dei più bisognosi”.
L'invito alla condivisione
Il Cardinale Omella sottolinea che “il diacono, come San Lorenzo, è configurato a Cristo, venuto nel mondo per servire e non per essere servito", ed è chiamato a fare "del servizio la sua identità e ad animare la comunità cristiana perché, come ci chiede Papa Francesco, la Chiesa sia serva e povera, condivida e ci insegni a condividere tutto ciò che abbiamo con chi ne ha più bisogno”. Soffermandosi, poi, sul fenomeno delle stelle cadenti, dette anche “lacrime di San Lorenzo" - ovvero la pioggia di meteoriti tradizionalmente più visibile in questi giorni, l’arcivescovo di Barcellona conclude il suo messaggio con un invito ai fedeli a “guardare verso il cielo" e a "pregare per la santità dei nostri diaconi permanenti e per tutti coloro che si preparano a questo ministero”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui