La solidarietà della Custodia francescana ai fratelli e al popolo del Libano
Roberta Barbi - Città del Vaticano
“La perdita di vite innocenti, la sofferenza di tanti feriti e la devastante distruzione di beni, che ha lasciato centinaia di migliaia di persone senza tetto, rischiano di creare un senso di disperazione. La crisi della nuova pandemia del Coronavirus e il crollo dell’ordine politico accentuano l’ansia e minacciano di creare un vuoto di potere che potrebbe portare ulteriore sofferenza e incertezza”.
Sono le prime righe della lettera a firma di Fra Michael Perry, ministro generale nella Custodia di Terra Santa, con cui i francescani hanno voluto esprimere la propria solidarietà ai confratelli che vivono in Libano e a tutto il popolo libanese colpito dalle esplosioni al porto di Beirut del 4 agosto scorso.
“Trasmettiamo ai nostri fratelli francescani - si legge nel messaggio pubblicato sul sito della Custodia di Terra Santa - alle comunità cristiane che servono, ai vari leader delle chiese cristiane e agli altri leader religiosi, la nostra sincera preoccupazione e la nostra offerta di preghiera, affinché Dio possa dare luce, coraggio e forza al popolo libanese. Il nostro augurio è che ci possa essere un movimento di solidarietà tra le nazioni, affinché il necessario sostegno finanziario, logistico e di altro tipo sia fornito in modo tempestivo per assistere il popolo libanese in questo momento così difficile”.
Fra Perry conclude con un appello affinché anche le altre entità francescane dell’Ordine forniscano assistenza finanziaria, ove possibile, lavorando in stretta collaborazione con la Custodia, “che è al servizio dei più bisognosi”.
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