Vescovi Usa: no a finanziamenti per aborto e ricerca su tessuti fetali
Isabella Piro - Città del Vaticano
No a finanziamenti federali in favore dell’aborto e della ricerca scientifica sui tessuti fetali umani: lo ribadisce la Conferenza episcopale degli Stati Uniti, attraverso due dichiarazioni a firma di monsignor Joseph Naumann, presidente del Comitato episcopale per le attività pro-vita. Nel primo documento, il presule plaude al governo statunitense dopo la pubblicazione del secondo rapporto sull’attuazione della così detta “Politica di Città del Messico”, ovvero del programma che blocca i finanziamenti federali per le ong che forniscono consulenze in favore dell’aborto o ne promuovono la depenalizzazione. Il nome, “Politica di Città del Messico”, deriva dal luogo in cui essa venne annunciata nel 1984, durante una conferenza dell’Onu sulla popolazione e lo sviluppo. Il rapporto in questione mostra che la maggior parte delle ong, ovvero 1.285 su 1.340, si sono adeguate a tale politica. Monsignor Naumann si dice, dunque, grato del fatto che “i finanziamenti statunitensi per l’assistenza sanitaria globale promuovano effettivamente la salute e i diritti umani e non li compromettano, promuovendo l’aborto”.
L'ingiustizia dell'aborto
“Uccidere, attraverso l’aborto, bambini innocenti e indifesi non ancora nati – sottolinea il presule – non è assistenza sanitaria”, perché l’interruzione volontaria di gravidanza “viola il diritto umano più fondamentale tra tutti per il nascituro, ovvero il diritto alla vita, e può anche danneggiare la madre, sia emotivamente che fisicamente”. Il presidente del Comitato episcopale pro-vita evidenzia, inoltre, che “gli americani riconoscono questa ingiustizia, tanto che la maggior parte di essi è contraria a finanziare, tramite le tesse, quelle organizzazioni più impegnate a promuovere l’aborto che a fornire servizi sanitari”.
L'etica della medicina
In una seconda dichiarazione, monsignor Naumann si congratula con il governo dopo la pubblicazione del rapporto del Comitato consultivo etico degli Istituti nazionali per la salute e la ricerca sui tessuti umani fetali. Tale documento, infatti, sconsiglia la concessione di finanziamenti federali a diversi progetti di ricerca che prevedono l’uso di tessuti fetali. La Chiesa cattolica degli Stati Uniti, quindi, esprime il suo plauso per “la considerazione evidenziata nei confronti dell’etica della medicina e per il rispetto mostrato verso la vita umana innocente”. “Non è né etico, né necessario – scrive monsignor Naumann - violare ulteriormente i corpi dei bambini abortiti, mercificandoli per l'uso nella ricerca medica. Le vittime dell'aborto meritano lo stesso rispetto di ogni altra persona umana”.
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