Le Chiese protagoniste della lotta contro i cambiamenti climatici
Lisa Zengarini - Città del Vaticano
Per quattro settimane esperti e leader cristiani di tutto il mondo si sono confrontati su quanto stanno facendo le Chiese cristiane a livello locale in difesa del diritto all’acqua come bene comune, nella promozione di modelli di consumo sostenibili per ridurre gli squilibri ambientali e sociali, di un’economia alternativa a quella centrata sul solo profitto e della giustizia climatica. Si è trattato dell’ultimo di una serie di quattro appuntamenti promossi dall’organizzazione ecumenica nell’ambito della sua Roadmap di azione lanciata nel 2019 per "un'economia della vita e la giustizia ecologica".
Energia rinnovabile e protezione del clima
“Alimentate dalla fede: le Chiese promuovono l’energia rinnovabile e la protezione del clima” (“Powered by faith – Churches promoting renewable energy and climate protection”) è stato il titolo dell'ultima sessione in cui - riporta il sito del Wcc - i partecipanti hanno sottolineato che parlare di “giustizia climatica” implica un ripensamento profondo anche del modo in cui le comunità cristiane si rapportano alle fonti di energia in termini di sostenibilità ambientale.
Tra i relatori Jessica Morthorpe, fondatrice e direttrice dei “Five Leaf Eco-awards”, premio ecumenico per l’ambiente istituito in Australia per incoraggiare le comunità cristiane ad intraprendere iniziative ecologiche e a diventare più sostenibili in risposta alla chiamata di Dio alla cura del Creato. Le iniziative vanno dall’uso di impianti solari invece dell’energia fossile per alimentare l’illuminazione nelle chiese, al ripristino di corsi d’acqua, alla costruzione di edifici con materiali ecocompatibili, alla creazione di orti urbani. La partecipazione al concorso "Five Leaf Eco-awards" – ha spiegato Morthorpe nel suo intervento – è anche un modo per mettere in contatto ogni comunità con la più vasta rete di organizzazioni cristiane impegnate nella difesa del Creato.
Il primo settembre video-conferenza sull'acqua
Il primo webinario del Wcc sull'economia della vita e la giustizia ecologica si è svolto il 28 luglio sul tema: “Riconnettersi nella fede con il Creato, la terra e l’acqua” per celebrare il decimo anniversario della storica Risoluzione con cui nel 2010 l’Onu ha riconosciuto l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici come un diritto umano fondamentale, inserendolo nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. E proprio per celebrare questo importante anniversario, il 1.mo settembre lo stesso Consiglio mondiale delle Chiese, in collaborazione con Misereor, l'agenzia per lo sviluppo cooperativo della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), organizza in Germania, una video-conferenza sul tema “Dieci anni del diritto all’acqua: problemi, posizioni e prospettive”. L’incontro, che coincide con l’inizio del Mese per il Creato, sarà un’occasione per confrontarsi con esperti sulla situazione dell’acqua oggi, e in particolare su quella potabile, una risorsa che continua a restare inaccessibile a tre persone su dieci nel mondo, come sta emergendo in modo drammatico con la pandemia del Covid-19. All’evento, promosso in collaborazione con la sezione tedesca dell'organizzazione ecumenica "Bread for the World" e Fian International, ong impegnata nella difesa del diritto all'alimentazione, interverranno, tra gli altri, Dinesh Suna della Rete ecumenica per l’acqua (Ewn), il network di movimenti cristiani creato nel 2007 sotto l’egida del Wcc.
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