5° anniversario del Papa a Cuba. Vescovi: vivo il suo insegnamento
Alina Tufani - Città del Vaticano
"Molte sono le esperienze vissute che oggi si accumulano nella nostra memoria e nel nostro affetto, in particolare la validità dei contenuti dei suoi insegnamenti che animano la nostra azione pastorale oggi". È quanto ha espresso la Conferenza episcopale cubana dei vescovi cattolici (COCC) in una lettera indirizzata a papa Francesco nel quinto anniversario della sua storica visita dal 19 al 22 settembre 2015.
La misericordia: una scia luminosa lasciata dal Papa
Rivolta al Santo Padre Francesco il 18 settembre, la lettera sottolinea la coincidenza di quel viaggio con l'Anno giubilare della Misericordia, convocato dallo stesso Pontefice, e assicura che la misericordia che ha lasciato con la sua visita "continua ad essere un'ispirazione che imprime alla nostra missione una permanente essenzialità evangelica". La COCC prende atto dell'impulso che l'incontro con il Papa ha dato ai vescovi, ai sacerdoti e agli agenti pastorali per "essere una Chiesa in movimento", animato dalla sua omelia nella basilica del Santuario della Madonna della Carità di Cobre. In particolare, la lettera sottolinea l'incontro di papa Francesco con una coppia di sposi nella cattedrale di Santiago de Cuba come una "esperienza" indimenticabile e commovente, che accompagnata dagli "opportuni approcci e criteri" del Santo Padre ha favorito il "cammino" delle famiglie cubane.
Portiamo avanti l'amicizia sociale che il Papa ci ha chiesto
Riferendosi alla pandemia di Covid-19, i vescovi passano dalla memoria alla difficile realtà della complessa situazione che tutto il mondo, compresa Cuba, si trova ad affrontare, a causa del contagio, del prolungato confinamento e delle gravi limitazioni che tanta gente deve affrontare nel trovare cibo e altri beni di prima necessità. "È anche un'occasione per praticare l'amicizia sociale che il Papa ha proposto ai giovani cubani e che, in queste circostanze, ci prepara a ricevere la vostra annunciata Lettera Enciclica Fratelli tutti".
Una visita storica
I vescovi cubani assicurano al Papa il loro affetto filiale e le loro preghiere per un'umanità rinnovata dall'amore. "Papa Francesco - dice la lettera - ricordiamo con gratitudine e responsabilità pastorale le esperienze di quei giorni di grazia. Che il buon Dio ricompensi la sua vicinanza e il suo affetto per la nostra Chiesa e per tutto il nostro popolo" concludono. La visita di papa Francesco a Cuba, che lo ha poi portato negli Stati Uniti, si è svolta in un contesto particolare a causa dell'allora accordo, nove mesi prima, nel dicembre 2014, tra i presidenti degli Stati Uniti e di Cuba, Barack Obama e Raul Castro, rispettivamente, per riprendere le relazioni diplomatiche, in buona parte ottenute grazie all'aiuto del Papa. Infatti, in diverse occasioni ha fatto riferimento proprio a questo lavoro "ponte" necessario per raggiungere la pace e la riconciliazione tra le nazioni.
A Cuba, San Francesco, terzo pontefice a mettere piede sull'isola dopo San Giovanni Paolo II e l'emerito papa Benedetto XVI, ha celebrato la Santa Messa nella Piazza della Rivoluzione all'Avana, incontrando le autorità civili e anche la comunità ecclesiastica e i giovani cubani. Una breve visita, però, lo ha portato anche a Holguin e Santiago de Cuba per incontrare le famiglie e portare una preghiera alla Vergine della Carità del Rame, patrona di Cuba.
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