“Alleluja!" International Web Meeting": ripartire insieme in tempo di pandemia
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Per giorni, soprattutto in pieno lockdown a causa della pandemia, abbiamo atteso bollettini che sembravano quelli di una guerra invisibile tra il mondo e il coronavirus. Una battaglia che ancora oggi in molte parti si continua a combattere con determinazione e forza. Notizie negative che ci hanno travolto e che pian piano hanno lasciato spazio a tante esperienze di solidarietà, di affetto e cura sia per i malati, gli anziani ma anche per i vicini di casa, in un inatteso moto di apertura e di reciproco aiuto che ora più che mai non deve andare disperso. Papa Francesco più volte ci ha richiamato a non sprecare l’occasione della pandemia, a dare risposte non ordinarie ad un momento straordinario. “Oggi – afferma Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito – c’è bisogno di gioia, di continuare a lodare e benedire”. Nasce da questa urgenza l’Alleluja International Web Meeting, al via oggi pomeriggio a Roma nella sede del Rns, sul tema: “Ogni vivente dia lode al Signore”, dall’ultimo verso del Libro dei Salmi. Un’iniziativa, con il patrocinio del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, che sarà in digitale, con sessioni live e trasmissione di contenuti video registrati.
Molti appuntamenti
Il Web Meeting, che vanta un ricco programma, si aprirà alle ore 16.30 con la presenza del cardinale Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, poi predicazioni e lode con musica ecumenica da vari Paesi del mondo in rappresentanza delle tre tradizioni cristiane. Domenica 27 sarà una giornata intensa scandita da varie sessioni come L’Alleluja della “comunione”, con messaggi di saluto da parte di molti esponenti della e una parte dedicata all’Alleluja della “testimonianza”, infine la Preghiera Ecumenica per l’Europa, vedrà coinvolti 5 vescovi e pastori che pregheranno per una nuova effusione dello Spirito.
Martinez: una nuova “conversione digitale”
“Qualcosa di nuovo sta germogliando sotto i nostri occhi, come in una gestazione, in un nuovo parto. Stiamo esperimentando un nuovo modo di stare insieme, una conversione digitale che somiglia più a una rivoluzione perché talmente profonda, veloce, necessaria, funzionale, risolutiva da mettere noi stessi, tutti, in una nuova, gigantesca “rete”, in cui possiamo diventare pescatori di uomini”. Così Salvatore Martinez presenta questa importante iniziativa:
R. – Se il Covid fosse la somma delle nostre disperazioni, dei nostri fallimenti delle nostre paure non renderemo giustizia della nostra fede, la fede ci fa trovare soluzioni nei momenti della prova e di maggiore disagio, ed è sempre una fede che vince dove c'è amore per Dio per l'uomo. Dunque ci siamo chiesti, in questi mesi, in che modo potevamo aiutare i nostri fratelli e tutti coloro che hanno goduto di quella che io chiamo la “conversione digitale”, non solo per ritrovare la speranza, ma il passo della comunione, della fraternità e che continua ad essere fortemente pregiudicato dalle limitazioni delle nostre libertà individuali e comunitarie. Questo web meeting internazionale cerca di tradurre in tempi e modi, in linguaggi tipici del web, esperienze attuali, mistagogia e momenti di adorazione e predicazione che sono nello stile del Rinnovamento nello Spirito, evidentemente con un passo più agile, più attento al tempo e al momento che stiamo vivendo e certamente godendo dei grandi benefici che la tecnologia può offrire, così da portarci, non solo in tutte le case del mondo, ma facendo arrivare da tutte le case del mondo il respiro di una fraternità grande che il Covid sta generando. C'è bisogno di gioia, da qui la parola “Alleluja” che non è soltanto un auspicio ma è una realtà per tutti coloro che credono. Non smettiamo di pregare di lodare di benedire il Signore.
Quindi è un momento di rinascita, di ripartenza, per comprendere che anche nella difficoltà più grande, come quella della pandemia, si può nella comunità, nello stare insieme rinascere?
R. - E’ la gioia che deriva dalla fraternita, è la lode che deriva dal non sentirsi soli dunque pensati, amati, è la consolazione che deriva dal vedere che intorno a noi non c'è soltanto sofferenza, ma c'è anche tanto bene. Alcune sezioni racconteranno in che modo il bene vince il male, nel tempo del Covid, quando ci collegheremo con diversi Paesi del mondo. Vorrei ribadire il valore della comunione che deve generare gioia, la comunione deve farci sapere che siamo davvero dentro una grande rete, parliamo di reti telematiche e di rete digitale, ma questa rete è la vita che è così strettamente connessa. E’ dunque un atto di responsabilità, ma direi anche un segno dei tempi. Noi siamo stati obbligati a ripensare i nostri modi e credo che sia un kairos, un beneficio, sia davvero il risultato di una strategia che è propria dello Spirito e che ci fa vedere e tentare strade nuove soprattutto nei momenti di maggior sfida.
Lei ha parlato di “conversione digitale”, ma come concretamente può prendere forma una nuova evangelizzazione partendo da questa esperienza?
R. – La Chiesa ormai da anni si interroga intorno al tema della conversione digitale, c'è da prendere atto che quel mondo che consideravamo virtuale è un mondo reale, è fatto di intelligenze, di volontà, di incontri, di scambi e dunque un mondo che va abitato, è un mondo che va assolutamente evangelizzato. Mi pare di poter dire che evangelizzare, nel tempo del Covid, significa soprattutto umanizzare anche la paura va umanizzata, anche il disagio, la povertà che molti stanno vivendo vanno umanizzati. Dunque, in questi termini, le opportunità che il web offre e i social offrono sono davvero straordinari e poi possiamo certamente provare anche a interrogarci su come questi mezzi possano essere riconvertiti, penso alla grande operazione che fece Davide rispetto alla musica pagana del tempo, riscattandola e consacrandola a Dio. Mi pare inesorabile ammettere che questa migrazione è già avvenuta. Noi siamo davvero dentro una grande navigazione e la Chiesa sta prendendo atto e prende atto che, non solo di questi mezzi non si può più fare a meno, ma se opportunamente valorizzati, riscattati e consacrati a Dio possono diventare una fonte di evangelizzazione straordinaria.
Sono tanti i momenti importanti dell'Alleluia International Web Meeting, il momento conclusivo, quello di domenica, è legato ad una preghiera ecumenica per l'Europa...
R. – Sì, lo sguardo interreligioso attraversa questo web meeting intorno ad una parola chiave che è un programma di vita: Alleluia. L’ultima sezione è proprio dedicata all'unità in Europa, al bisogno di una unità spirituale e quindi tracceremo idealmente la croce di Gesù che possa attraversare tutta l'Europa, ascoltando dai quattro punti cardinali, e passando anche per il centro dell'Europa, rappresentanti di tre diverse tradizioni cristiane. Avremo un luterano, un pentecostale al Nord e al centro, avremo un Patriarca ortodosso ad est, da Fatima avremo il cardinale Dos Santos come rappresentante della Chiesa cattolica e al Sud il cardinale Montenegro che parlerà proprio dalla porta di Lampedusa. Una porta aperta a significare che anche il cuore deve essere aperto ad una grande speranza e certamente l'Europa più che mai ha bisogno di unità spirituale.
Tra le altre sezioni c’è quella dedicata all'Alleluia della testimonianza, oltre a quella dell'Alleluja della comunione con messaggi di saluto da parte di molte autorità ecclesiali della chiesa cattolica. In cosa consiste questa parte?
R. – Per sentire amicizia, vicinanza e condivisione, in questo tempo, abbiamo voluto interpellare amici e rappresentanti della società civile, del mondo dell'imprenditoria, rappresentanti del mondo della politica, ma anche artisti famosi pensando all'Italia. Abbiamo così fatto una composizione di voci, davvero le più le più diverse, in rappresentanza di 14 Paesi del mondo dai cinque continenti. La domanda che abbiamo posto è: come la fede vince nel tempo del Covid. E’ il racconto di persone così in vista, il racconto anche di fatti concreti ispirati al bene comune, ispirati a come la giustizia e la pace possano trionfare, in un momento di così grande difficoltà. Sono l'elogio della speranza che fa davvero tanto bene.
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