Greenaccord: la salvaguardia del Creato al tempo della pandemia
Marina Tomarro - Città del Vaticano
Il rapporto tra uomo e natura è deteriorato a causa delle nostre abitudini spesso troppo dannose per l’ambiente. E con la pandemia ne è arrivata la conferma, costringendoci a cambiare di colpo tutte le nostre abitudini. Parte da questa riflessione il XV Forum dell’informazione cattolica per la custodia del Creato, promosso dall’associazione Greenaccord Onlus, in collaborazione con l’Associazione Rocca dei Papi per un’ecologia integrale, che si svolge oggi a Montefiascone. Filo conduttore della giornata il tema “Indietro non si torna. Un nuovo umanesimo alla luce della Laudato si’”.
Non si può tornare indietro
“Dobbiamo partire dalla consapevolezza che la pandemia ci ha lasciato un'eredità pesante, ma anche degli insegnamenti e bisogna ripartire da questi –spiega Alfonso Cauteruccio presidente di GreenAccord –. Tra uomo e natura c’è un rapporto che si potrebbe definire malato, nel senso che c'è una prevaricazione da parte dell'uomo sulla natura. Diventa allora necessario riconvertire questo nostro atteggiamento ed avere una maggiore considerazione per le questioni ambientali, che vanno di pari passo alla giustizia sociale come due facce di una stessa medaglia. Quindi indietro non si può tornare, dobbiamo andare avanti, ma pianificando in maniera diversa con nuovi indirizzi. Penso soprattutto al settore economico ed imprenditoriale, ad una società basata sui consumi e che purtroppo ci sta portando verso il disastro. Quindi bisogna cambiare e modificare anche le nostre abitudini per vivere in questo mondo con sobrietà, giustizia e pietà”. La Giornata, che al centro ha proprio l’enciclica Laudato sì, da una parte vuole esaminare il rapporto tra fede, scienza, tecnologia ed ecologia, e dall’altra raccontare anche concretamente delle iniziative imprenditoriali nate proprio su impulso dell’enciclica di Papa Francesco. “Il Papa nella Laudato sii - continua Cauteruccio - ricorda che il giornalismo deve essere soprattutto di prossimità e sui temi ambientali direi che è necessario che il giornalista vada a conoscere direttamente le situazioni per poterle raccontare. E poi bisogna mirare a diffondere notizie positive perché ce ne sono tantissime in giro per il mondo, proprio sui temi ambientali. Ci deve essere un impegno ad essere più positivi e propositivi anche su queste tematiche e dobbiamo farlo tutti insieme e i giornalisti possono essere veramente il motore di questo cambiamento”
I cambiamenti climatici che cambiano la vita
Diventa quindi particolarmente importante, nel lavoro di chi fa informazione, spiegare perché i cambiamenti climatici o la perdita di biodiversità, sono fattori fondamentali che possono sconvolgere le nostre abitudini quotidiane, il nostro modo di abitare le città, fino ai cibi che mangeremo in futuro. “I cambiamenti climatici - sottolinea il presidente di Greenaccord - purtroppo sono invasivi e ci modificano la vita di tutti i giorni e se ricordiamo l’alluvione avvenuta a Verona alcuni giorni fa, si vede chiaramente che occorre modificare non solo il nostro modo di pensare le città, ma anche il nostro modo di vivere. Io credo che ci aspetta un futuro di grande attenzione, di studio, ma soprattutto anche di azione. Perché non si può vivere passivamente ogni volta tutte queste tragedie”.
Chiamati a custodire il nostro pezzo di terra
Anche il luogo dove si svolge il Forum non è stato scelto a caso, infatti il territorio che circonda il lago di Bolsena racchiude un ecosistema delicato e vulnerabile. “La bellezza del paesaggio del lago di Bolsena, che si ammira dall’alto del colle Falisco, ci aiuta a comprendere l’attualità e l’urgenza di attuare il messaggio della Laudato si’, che l’Associazione Rocca dei Papi vuole promuovere, accogliendo l’invito di Papa Francesco – spiega il suo presidente e sotto-segretario del Sinodo dei vescovi monsignor Fabio Fabene -. Il Papa ci ricorda che ognuno di noi deve sapere custodire il pezzettino di terra che si trova davanti alla propria casa, perchè ciascuno di noi con le azioni quotidiane, nel piccolo, può veramente aiutare a costruire una terra nuova e a salvaguardare il territorio su cui vive. Così mettendo insieme l'impegno di ciascuno, possiamo realizzare veramente un nuovo modo di vivere e custodire la Terra con efficacia”.
Quanto questa enciclica può essere di guida al mondo dell’Informazione?
R. - Credo che l'informazione abbia un ruolo molto importante soprattutto nel mondo di oggi con i massmedia e con i nuovi Social. L'insegnamento intanto che viene dalla enciclica è quello di invitare ad avere nuovi atteggiamenti verso la natura, perché dobbiamo pensare che, a volte, è necessario fare delle scelte anche impopolari per salvaguardare il Creato, e se non le faremo noi, la natura stessa ce le imporrà come già stiamo vedendo in questa pandemia. L'informazione è molto importante perché crea una coscienza in quanto parlando a tutti può veramente costruire un nuovo modo di rapportarsi con tutte le altre creature.
Questo Forum vuole lanciare un futuro Festival dedicato all'ecologia. Ma di cosa si tratta?
R. - Il Festival è l'iniziativa che annualmente cercherà di promuovere l'Associazione Rocca dei Papi per un'ecologia integrale, che da circa un anno è nata nella città di Montefiascone. Questa città, che domina il lago di Bolsena e da cui si ammira un panorama incantevole che va dagli Appennini fino al mare, ha nei suoi territori un ecosistema che deve essere conservato e tramandato alle generazioni future. Proprio per queste ragioni, l'associazione vuole organizzare un Festival, cioè un momento di riflessione ma anche di festa, da proporre a livello nazionale sui grandi temi che l'enciclica Laudato si di Papa Francesco ci ha proposto. La prima edizione si terrà l'anno prossimo probabilmente nel mese di giugno, ed avrà come tema generale la connessione esistente tra tutte le creature.
Il programma del Forum
Tra i partecipanti all’incontro, monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, il giornalista Davide De Michelis, con il documentario “La natura al tempo del lockdown”; mentre questo pomeriggio il commissario Agcom Mario Morcellini parlerà su “Dopo il Covid: quali responsabilità per la comunicazione in rete”, e Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord spiegherà invece le emergenze ambientali e sociali alla luce della Laudato sì.
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