Consiglio ecumenico delle Chiese: al via la settimana dell'alimentazione
Tiziana Campisi - Città del Vaticano
Momenti di preghiera e incontri online e podcast con agricoltori e comunità religiose di varie parti del mondo: le proporrà il Consiglio ecumenico delle Chiese (Coe) durante la Settimana di azione per l’alimentazione, dall’11 al 17 ottobre, per sensibilizzare l’opinione pubblica al problema della fame nel mondo che oggi colpisce il 26,4% dell'intera popolazione. La Settimana è stata organizzata in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che quest'anno ricorre il 16 ottobre ed ha come tema “Crescere, nutrire e preservare. Insieme”. Il Coe darà spazio alle voci di giovani e persone con disabilità. Oggi 2 miliardi di persone affrontano livelli di insicurezza alimentare da moderati ad elevati e a dieci mesi dall’inizio della pandemia di Covid-19, con oltre 35 milioni di casi in tutto il mondo e più di 1,03 milioni di morti, l’accesso al cibo e ai mezzi di sussistenza sono peggiorati. Si prevede che l’insicurezza alimentare coinvolgerà 265 milioni di persone nel 2020, rispetto ai 135 milioni nel 2019. La pandemia ha colpito il 60% della forza lavoro globale, ovvero 2 miliardi di persone di cui l’80% nell’Africa subsahariana. Si stima inoltre che quest’anno altri 140 milioni di persone vivranno in povertà estrema, con meno di 1,90 dollari al giorno.
Promuovere una produzione ecologica, locale e varia
“Senza lavoro non ci si può nutrire - afferma Celine Osukwu, membro dell’Alleanza ecumenica del Coe Agire insieme e della Rete ecumenica delle persone con disabilità (EDAN) -. Le persone credenti, profondamente radicate nelle loro comunità, stanno rispondendo con eroismo a questa crisi”. Per Celine Osukwu non si può fare a meno di rispondere a questa crisi insieme, condividendo ciò che si ha, con fede, perché tutti abbiano da mangiare e non si sprechi cibo. Nel corso della Settimana di azione per l’alimentazione le Chiese del Coe si impegneranno per incoraggiare tutti per promuovere una produzione alimentare agroecologica locale, varia e con il minimo impatto negativo sul pianeta e i suoi abitanti. “Facciamo in modo che i piccoli agricoltori e le popolazioni indigene abbiano accesso alle sementi, alla terra, all’acqua, alle risorse e ai mercati – invita Manoj Kurian, coordinatore dell’Alleanza ecumenica Agire insieme del Coe -. Condividiamo le risorse nella solidarietà, prendendoci cura gli uni degli altri, in modo che tutti possano avere un'alimentazione adeguata, abbordabile e nutriente”.
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