Da Cascia la preghiera per il Libano colpito dalla crisi
Michele Raviart - Città del Vaticano
Dal 22 ottobre e ogni mese fino al maggio dell’anno prossimo, per la prima volta nella storia, nella basilica di Santa Rita da Cascia, in Umbria, sarà celebrata una Messa in rito Maronita e in lingua araba in segno di vicinanza con il popolo del Libano, colpito dalla crisi economica e dalle conseguenze dell’esplosione al porto di Beirut dello scorso agosto.
Portare Santa Rita in Libano
“Da sempre c’è un grande amore da parte del popolo libanese per Santa Rita e le monache da vent'anni stanno dicendo il rosario ogni giorno proprio per la pace nel Libano”, spiega a Vatican News il rettore della Basilica padre Luciano de Michieli. “Ultimamente”, spiega, “anche per la situazione terribile dell'esplosione che c’è stata al porto, la grande sofferenza a livello economico e sociale ci fanno sentire questo popolo ancora più vicino. Il coronavirus, che impedisce a loro di viaggiare, ancora di più ci ha fatto pensare a come portare il santuario dentro le loro case, perché possono sentire Rita vicina. I mezzi ci permettono oggi con uno streaming di fare una celebrazione, ma non una celebrazione qualsiasi, ma nel loro rito e nella lingua loro perché sentano veramente che anche la preghiera posso entrare nella loro cultura e nel loro cuore”.
Un segno di solidarietà
La celebrazione infatti sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube del Monastero di Santa Rita da Cascia. A chiudere ogni Messa, che avrà inizio alle 17, il passaggio all’urna che custodisce il corpo della santa, con una preghiera di affidamento a Santa Rita per il Libano, scritta per l’occasione. Un segno di ringraziamento anche per la statua di sei metri della Santa, donata dal popolo libanese e dal magnate Sarkis Sarkis nel 2015, posta all’ingresso della città e benedetta da Papa Francesco. Molti i gemellaggi della cittadina umbra con alcune realtà libanesi, tra cui la città di Dbayeh, dove c’è una scuola intitolata proprio a Santa Rita. A questa istituzione, in particolare, saranno donati undicimila euro grazie a una raccolta fondi tra i cittadini promossa dal Comune di Cascia e dal monastero.
Hariri designato primo ministro
Noi abbiamo un legame continuo con loro perché tantissimi devoti ci scrivono e sappiamo che hanno un’inflazione che sta galoppando e quindi ci sono tante famiglie in difficoltà, confessa padre De Michieli. “Siamo certi che Rita, che è donna di perdono, di riconciliazione e di pace è un segno grande per loro. Una situazione precaria in Libano che, almeno a livello politico, sembra essere arrivata a una conclusione. L’ex premier Saah Hariri, dimessosi lo scorso anno per le contestazioni, è stato infatti incaricato di formare un nuovo governo, ponendo fine allo stallo istituzionale. Decisiva, in questo senso, la scelta dei 12 deputati di Hezbollah di astenersi dal proporre nomine per la carica.
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