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Volontari a Yangon (Epa / Lynn Bo Bo) Volontari a Yangon (Epa / Lynn Bo Bo)

Covid-19, in Myanmar le comunità religiose si uniscono nella carità

Anche in Myanmar sale l’allerta per la seconda ondata di contagi da Covid-19, in costante crescita dalla metà di agosto. Con l’aumento dei casi cresce anche la mobilitazione di tutte le comunità religiose nel Paese con in prima linea la Chiesa cattolica. Il cardinale Bo: "Siamo insieme per aiutare gli altri"

Lisa Zengarini - Città del Vaticano

La Conferenza episcopale ha chiesto ad ogni parrocchia nelle 16 diocesi birmane di distribuire aiuti ad almeno 50 famiglie povere nel proprio territorio. "Questi sono tempi difficili. Siamo sicuri che i vescovi e i leader delle organizzazioni religiose si attiveranno con lo spirito di generosità e compassione del nostro popolo per aiutare i più bisognosi", si legge in un appello lanciato in questi giorni dal Comitato di coordinamento dei vescovi per l’emergenza Covid-19. La seconda ondata della pandemia sta sferzando le popolazioni di ogni continente, compreso quello asiatico.

Uno sforzo congiunto 

Insieme con la Chiesa cattolica tutte le comunità religiose sono impegnate per fare fronte alla nuova emergenza: sono stati mobilitati volontari negli ospedali e nei centri pubblici per la quarantena, messe a disposizione strutture per ospitare le persone contagiate , mentre continua la distribuzione di beni di prima necessità alle famiglie più povere e vulnerabili, insieme a dispositivi sanitari di protezione individuale negli ospedali. Tra le aree più critiche l’ex capitale Yangon, dove di registrano un migliaio di nuovi casi ogni giorno. Ed è qui che la mobilitazione è massima. Da metà settembre una moschea distribuisce pasti nei centri di quarantena con il sostegno di donatori privati, mentre un’associazione musulmana locale continua a distribuire derrate alimentari tra i più bisognosi. La comunità indù distribuisce sacchi di riso, mentre giovani volontari buddisti insieme ad altre organizzazioni umanitarie aiutano a portare le persone positive al coronavirus nei centri di quarantena, così come a seppellire i morti.

Insieme per aiutare gli altri

Il cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon, ha elogiato questo slancio di solidarietà che unisce tutte le religioni del Paese a maggioranza buddista definendolo “un gesto di grande eroismo”. "Siamo insieme per aiutare gli altri. Il Covid-19 infetta tutti senza distinzioni e le religioni non dovrebbero discriminare per salvare le persone", ha detto il porporato durante una Messa celebrata domenica scorsa. Ad oggi il Myanmar ha registrato in tutto oltre 42mila casi con più di un migliaio di morti. "Continuiamo ad essere grati ai nostri amici da tutte le parti del mondo per il loro sostegno con la preghiera e altri aiuti", ha affermato di recente il porporato.

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24 ottobre 2020, 12:01