Convalidati matrimonio e conversione della piccola Raja. La Chiesa protesta
Lisa Zengarini - Città del Vaticano
La decisione della Corte ha suscitato viva indignazione nella Chiesa pakistana. Ieri – riporta l’agenzia Ucanews - 400 persone, per lo più cristiani, hanno partecipato a una manifestazione di protesta convocata dal cardinale Joseph Coutts davanti alla cattedrale di San Patrizio di Karachi per chiedere giustizia alle autorità giudiziarie e di polizia.
Le proteste
A guidare la manifestazione padre Saleh Diego, vicario generale dell'arcidiocesi e responsabile della commissione diocesana della giustizia e della pace che ha definito “vergognosa e deplorevole” la decisione del tribunale. “La corte, senza controllare l'età di Arzoo, si è pronunciata a favore dei rapitori”. Ma “una ragazzina di 13 anni non può decidere sulla sua religione. È una ragazza innocente la cui dichiarazione dovrebbe essere considerata nulla dal tribunale", ha affermato il sacerdote che ha denunciato il preoccupante aumento di rapimenti e matrimoni di minorenni appartenenti alle minoranze religiose con cittadini musulmani in Pakistan: “Le minoranze religiose che vivono in Pakistan sono preoccupate per il futuro delle loro figlie che si stanno convertendo all'Islam".
Un’offesa allo Stato di diritto e alla giustizia
Durante la manifestazione, l’avvocato cattolico Saleem Michael ha definito la decisione del tribunale e della polizia “un’offesa allo Stato di diritto e alla giustizia”: “Il magistrato che segue il nostro caso sappia che non ci fermeremo finché non avremo ottenuto giustizia per le nostre figlie. La legge - ha aggiunto - afferma chiaramente che qualsiasi ragazza di età compresa tra i 9 ei 15 anni non può contrarre matrimonio a meno che non sia accompagnata dai suoi genitori".
Le minoranze rleigiose in Pakistan
Sulla vicenda è intervenuto in questi giorni anche Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) annunciando che finanzierà l’assistenza legale della famiglia, come ha fatto per altri casi analoghi. Le minoranze religiose in Pakistan da tempo premono la pratica dei rapimenti e delle conversioni forzate di donne all’Islam sia sanzionata penalmente. Un nuovo progetto di legge in questo senso, è stato tuttavia recentemente respinto dalla Commissione per gli affari religiosi del Senato.
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