Il cardinale Bassetti trasferito in terapia intensiva
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Il cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ricoverato dallo scorso 31 ottobre presso la struttura di Medicina d’Urgenza COVID 1 dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia, è stato trasferito dai sanitari che lo hanno in cura nella Terapia Intensiva 2 dove proseguono le terapie del caso. Il trasferimento - si legge sul sito della Cei - è avvenuto durante la notte tra il 2 e il 3 novembre, dopo una variazione dei parametri vitali. Bassetti è vigile e collaborante. I sanitari dell’Azienda ospedaliera di Perugia emetteranno nel corso della giornata il bollettino medico per un ulteriore approfondimento delle condizioni di salute dell’arcivescovo.
La preghiera
"Il Consiglio Episcopale Permanente, riunito oggi in sessione straordinaria in videoconferenza, accompagna con vicinanza, affetto e preghiera - si legge sempre sul sito della Conferenza Episcopale Italiana - il cardinale presidente. I vescovi assicurano il sostegno per lui e per tutti gli ammalati e ringraziano i medici, gli operatori sanitari e quanti si prendono cura dei sofferenti. Il conforto e la presenza dello Spirito Santo sostengano quanti oggi sono duramente provati dalla malattia. Il Signore Risorto non farà mancare la sua rassicurante presenza".
Il ricovero
La notizia della positività di Bassetti era arrivata poco meno di una settimana fa, nella giornata di mercoledì 28 ottobre. Inizialmente le condizioni del cardinale non destavano preoccupazione, da cui l'isolamento domiciliare vista anche l'assenza di febbre. Poi il ricovero all'ospedale di Perugia dopo il manifestarsi di alcuni sintomi, quindi il ricorso all'ossigeno ed ora la notizia del trasferimento in terapia intensiva.
Le parole di Bassetti
Con un messaggio pubblicato sul sito della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Bassetti, la scorsa settimana, ha ringraziato tutti coloro che gli hanno manifestato vicinanza “con messaggi di solidarietà e con la preghiera” ed ha offerto “questa prova per tutti i malati, i sofferenti, le persone che hanno vissuto un lutto, i medici e gli operatori sanitari che prestano soccorso con dedizione e cura, i rappresentanti delle Istituzioni impegnati a porre un argine a questo virus”. Un pensiero particolare, poi, il cardinale lo ha rivolto “ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, ai laici che non hanno mai smesso di testimoniare il volto bello e creativo delle nostre Chiese” .
La diocesi di Perugia-Città della Pieve in preghiera
Intanto, anche l’intera comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve è raccolta in preghiera. In un comunicato il vescovo ausiliare Marco Salvi precisa che i fedeli vivono “con apprensione questo momento di prova per il loro pastore Gualtiero. E’ commovente apprendere - afferma - che in tante comunità parrocchiali, famiglie religiose e di vita contemplativa, associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali laicali si elevano preghiere al Signore per una pronta guarigione del nostro cardinale, ricordando anche tutti coloro che sono a lui accomunati da questa malattia e quanti si prendono cura di loro”.
Questo pomeriggio alle 17.30 “i canonici della cattedrale di San Lorenzo – annuncia Salvi – si raccoglieranno in preghiera insieme ai fedeli che potranno farlo, nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio da Covid-19, davanti alla venerata immagine della Madonna delle Grazie, tanto cara ai perugini, per la recita della Novena alla Beata Vergine scritta e recitata dallo stesso cardinale Bassetti durante la prima fase acuta della pandemia, nella scorsa primavera”. Chi vorrà potrà unirsi alla preghiera attraverso i canali social de La Voce.
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