Coronavirus, Bassetti ancora grave ma stazionario
Gabriella Ceraso - CIttà del Vaticano
Un quadro clicnico grave in cui i parametri vitali risultano però stazionari almeno nelle ultime 24 ore. Lo fa sapere l'ultimo bollettino medico dell’ospedale Santa Maria della Misericordia a Perugia dove il presidente della Cei è ricoverato da sabato dopo che, una settimana fa, era risultato positivo al coronavirus. Il cardinale è sottoposto a ossigenoterapia con supporto ventilatorio e segue le terapie mediche del caso.
Da subito nelle parole del porporato c'era stata l'offerta di questo momento di sofferenza, poi, dal momento del peggioramento, in una telefonata l'arcivescovo di Perugia - Città della Pieve ha chiesto di pregare il Signore per lui e per tutti i malati o per chi è nella prova, invocando l’intercessione di tre testimoni del Vangelo legati all’Umbria: il giovane beato Carlo Acutis le cui spoglie riposano ad Assisi, il chirurgo “Buon Samaritano” Vittorio Trancanelli di Perugia, il cui corpo è sepolto nella cappella dell’ospedale dove il cardinale è ricoverato, e il seminarista del sorriso Giampiero Morettini, anche lui perugino. Da qui la vera e propria catena di preghiera che si è avviata anche tramite i social.
Coinvolte le parrocchie dell’Umbria con le iniziative promosse dai vescovi della regione, po la mobilitazione lanciata dal Rinnovamento nello Spirito Santo, le Messe in diverse città della Toscana e la veglia mariana che si è tenuta nella Cattedrale di Perugia. Ma la vicinanza è arrivata anche da fuori Italia, dai vescovi tedeschi, dell’arcidiocesi statunitense di Chicago e dei vescovi dell’Ucraina che hanno assicurato la loro preghiera invocando la Madonna di Zarvaniza.
Intanto ieri si sono conclusi i lavori del Consiglio Episcopale Permanente riunitosi in videoconferenza. Rimandata, causa Covid, l’Assemblea Generale in programma a Roma dal 16 al 19 novembre. Ai lavori il ricordo del presidente così come dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini e poi sul tavolo la delicata situazione sanitaria del Paese, gli effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria, la nascita di nuove forme di povertà, ma anche la vicinanza ai sofferenti, ai medici e agli operatori sanitari.
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