Caritas Italiana e Legambiente presentano:"Territori Civili"
Tiziana Campisi - Città del Vaticano
L’ecologia integrale è la risposta più adeguata per un futuro in grado di armonizzare dimensione ambientale, economica e sociale. Lo suggerisce il rapporto “Territori Civili” presentato oggi da Caritas Italiana e Legambiente.
Fragilità e potenziale
Dallo studio emerge che le Regioni con le maggiori fragilità sociali sono anche quelle con le più significative criticità ambientali, a cominciare dai fenomeni d’illegalità, come in Campania. Al contrario, economia circolare, energie rinnovabili, agricoltura biologica e aree protette sono le principali risorse sulle quali, invece, investire soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Il volume "Territori Civili" si divide in due parti: la prima analizza fragilità e risorse presenti in ogni regione, grazie a 40 indicatori sociali e 30 parametri ambientali; la seconda presenta un’indagine qualitativa realizzata su 12 comuni d’Italia e racconta 36 esperienze, che combinano l’ambito ambientale e quello sociale..
La necessità del confronto
“Un elemento comune delle esperienze contenute nella ricerca - osserva don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana - è certamente l’attenzione alle problematiche in una visuale unica. C’è infatti bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché, come sottolinea Papa Francesco nella Laudato si’, ‘la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti’”. Per il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, il cambiamento deve portare a un nuovo modello di società e di economia, “finalmente civile perché capace di generare benefici ambientali e sociali, invece di distruggere risorse naturali, moltiplicando povertà e disuguaglianze”.
Un'Italia spaccata in due
La lettura integrata delle fragilità sociali e ambientali delle Regioni italiane da un lato conferma alcune note criticità, che vedono il Mezzogiorno fortemente penalizzato da fenomeni di degrado e da fragilità da superare. Ma ci sono anche tre regioni del Nord nelle prime dieci posizioni della classifica relativa alle criticità sociali e ambientali: Emilia Romagna, Liguria e Lombardia, rispettivamente all’ottavo, nono e decimo posto. La lettura incrociata delle risorse sociali e ambientali vede invece alle prime posizioni Lombardia, Emilia Romagna, Trentino, Veneto e Piemonte. La lettura combinata delle fragilità e delle risorse ambientali e sociali restituisce, in sintesi, una fotografia di un’Italia spaccata in due con quasi tutte le regioni del Nord collocate nel saldo positivo, con le sole eccezioni di Liguria e Valle d’Aosta. Le Regioni del Mezzogiorno, pur potendo contare su significative risorse, in particolare di carattere ambientale, presentano un grave deficit complessivo, con fragilità sociali che incidono molto sulla qualità della vita della popolazione residente.
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