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Ordine di Malta: nel fine settimana l’elezione del Gran Maestro

Convocato per domani e domenica il Consiglio Compito di Stato che dovrà designare il Gran Maestro. Sono 11 i candidati alla carica che dura a vita. Assicurato il rispetto delle norme anti – Covid

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Domani e domenica saranno giorni importanti per il Sovrano Ordine di Malta chiamato a scegliere il successore di Fra’ Giacomo Dalla Torre, scomparso il 29 aprile scorso. A Villa Magistrale, a Roma, è stato convocato il Consiglio Compito di Stato che ha, secondo statuto, come unico incarico quello di eleggere il Gran Maestro che resta tale a vita. Questa volta prenderanno parte anche due donne presidenti di associazioni nazionali, una europea ed una sudamericana. I partecipanti arriveranno a Roma da Argentina, Perù, Stati Uniti, Libano, Inghilterra, Francia, Svezia, Austria, Germania, Spagna, Polonia, Belgio, Svizzera.

Le modalità

Il numero degli aventi diritto al voto è pari a 56. Sono 11 i candidati eleggibili, la votazione può avvenire solo in presenza e per questo è stato assicurato il massimo rispetto delle norme anti – Covid. Per essere eletti non serve un quorum ma la maggioranza più uno dei voti presenti. Si può essere scelti anche se non si è fisicamente a Roma ma comunque è necessario avere dei requisiti precisi come, tra gli altri, i titoli nobiliari previsti dall’Ordine per i Cavalieri d’Onore e Devozione. 

 

Comunicare al Papa

La riunione dei Cavalieri professi (ovvero i Cavalieri di Giustizia e i Cappellani Conventuali Professi che devono emettere la professione dei voti di povertà, di castità e d’obbedienza, con lo scopo di perseguire la perfezione evangelica) inizierà il pomeriggio di domani, si proporrà al Consiglio Compito di Stato una terna di candidati. Il giorno successivo la Messa celebrata dal Prelato dell’Ordine di Malta monsignor Jean Laffitte, a seguire all’esterno si procederà alla votazione per scrutinio segreto. Se nelle prime tre votazioni non viene eletto alcun candidato della terna si procederà ad un altro voto con gli elettori che potranno scegliere tra gli 11 papabili. La persona eletta alla carica di Gran Maestro deve dichiarare immediatamente di accettare o rifiutare l’elezione, subito dopo l’esito viene comunicato al Papa tramite una lettera portata in Vaticano dall’Ambasciatore presso la Santa Sede.

Il giuramento

Nel pomeriggio di domenica, il Gran Maestro eletto presterà giuramento davanti al Consiglio Compito di Stato alla presenza del Delegato Speciale del Papa, monsignor Silvano Maria Tomasi. Secondo la Costituzione, quale Sovrano e Superiore religioso, il Gran Maestro deve “dedicarsi pienamente all’incremento delle opere melitensi ed essere d’esempio per tutti i membri nell’osservanza religiosa”, spetta a lui “insieme al Sovrano Consiglio, l’emanazione dei provvedimenti legislativi non previsti dalla Carta Costituzionale, la promulgazione degli atti di governo, l’amministrazione dei beni del Comun Tesoro, la ratifica degli accordi internazionali e la convocazione del Capitolo Generale. Gli Stati con i quali l’Ordine intrattiene rapporti diplomatici riconoscono al Gran Maestro le prerogative, le immunità e gli onori spettanti ai Capi di Stato”.

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06 novembre 2020, 08:00