Polonia: la Chiesa ha bisogno di un laicato maturo e formato
Anna Poce - Città del Vaticano
Chiamati a contribuire alla crescita e alla santificazione della Chiesa e del mondo. "Seguendo Cristo - sulla via della santità e in stretta unione con i pastori della Chiesa - potete portare un lievito evangelico estremamente prezioso in tutti gli ambienti sociali: famiglia, lavoro, politica e cultura”. Con queste parole, monsignor Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale polacca, si è rivolto ai rappresentanti dell'Azione Cattolica e dell'Associazione dei Giovani Cattolici, riuniti in preghiera nella cattedrale di Poznań in occasione della solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo.
L'annuncio nel quotidiano
Il presule ha ricordato, innanzitutto, il compito dell’Azione Cattolica, di un laicato ben formato, che è quello della proclamazione e introduzione del Regno di Dio nella vita di tutti i giorni. “Per svolgere la vostra missione in modo responsabile e fedele - ha affermato -, avete bisogno di una solida formazione dottrinale e spirituale e di un'adeguata cura pastorale”.
Riconoscere Cristo Re dell'Universo per un mondo di pace
Il presidente della Conferenza episcopale, parlando del titolo di Cristo Re e del suo Regno, ha ricordato come Gesù non avesse ambizioni politiche terrene: “Sì, ha parlato di un re e di un regno, ma in relazione alla verità”. “È venuto per rendere testimonianza alla verità su Dio che è amore. Voleva costruire un regno spirituale di giustizia, amore e pace e ci ha insegnato a cercarlo come un tesoro nascosto in un campo, come una perla preziosa. Per ottenere questo regno, ci ha ordinato di rinunciare a tutto”. Finché gli individui e gli Stati - ha continuato monsignor Gądecki- non riconosceranno la sovranità del Salvatore, non ci sarà speranza di una pace duratura per loro. Quindi, proprio per incoraggiarli a riconoscere il Regno di Cristo e la sua legge, Papa Pio XI ha istituito la festa di Cristo Re dell'Universo".
Cosa significa essere cristiani 'maturi'
Infine, rivolgendosi all'Associazione dei Giovani Cattolici, il presule ha invitato i presenti a lottare per la maturità cristiana. E alla domanda “cosa significa essere un cristiano maturo?”, ha così risposto "significa distinguere chiaramente il bene dal male”; “vivere della grazia del Santo Battesimo e dello spirito del Vangelo” e “fare la volontà di Dio”, nonché rinunciare ad accumulare ricchezze, tenere a freno la lingua, perseverare e arrivare insieme alla piena conoscenza di Cristo.
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